La campagna di vaccinazione contro il nuovo coronavirus ha preso il via ieri, lunedì, nella maggior parte dei Cantoni (alcuni l’avevano iniziata già a fine dicembre), compresi Grigioni e Ticino. In quest’ultimo, sono state distribuite 1'950 dosi. Ottocento persone hanno preso d'assalto la hotline messa a disposizione in vista della somministrazione del vaccino anche agli ultra 85enni che vivono in casa propria, a partire dalla settimana prossima.
La strategia nazionale prevede che il preparato venga somministrato prima agli anziani e a chi soffre di patologie preesistenti, sarà poi il turno del personale sanitario e degli ospiti di strutture ad alto rischio infezione. Per il resto della popolazione bisognerà invece aspettare qualche mese anche perché per ora le dosi di vaccino a disposizione non sono sufficienti. In Svizzera, per ora è stato omologato solo il prodotto di Pfizer/BioNTech ma è su quello di Moderna che la Confederazione ha puntato maggiormente. All’azienda statunitense che produce anche in Vallese in collaborazione con Lonza, Berna ha acquistato quasi la metà delle circa 16 milioni di dosi riservate.
Sul fronte dei numeri, in Svizzera sono state segnalate altre 4'020 infezioni e 98 nuovi decessi; in Ticino sono stati registrati altri 232 casi e sei morti, nei Grigioni le autorità segnalano invece altre 115 infezioni e un decesso aggiuntivo.
Ludovico Camposampiero, Stefano Pongan