Abusi milionari nel digitale
La campagna cantonale Cyber Sicuro per sensibilizzare sui rischi informatici nel suo primo anno ha fatto emergere venti raggiri
Venti casi di abusi informatici segnalati che hanno creato danni ad aziende e privati per tre milioni di franchi. È uno dei dati del bilancio stilato dal Dipartimento del territorio a un anno dall'inizio della campagna "Cyber Sicuro" nata proprio per sensibilizzare sui rischi e promuovere la formazione digitale.
"Dobbiamo essere tutti un po' più preparati. Anche nel campo digitale è una buona attitudine prendere il vizio di essere attenti. I nostri dati personali hanno un valore e c'è un mercato nero che cerca di rivenderli. Dobbiamo proteggerli e per farlo dobbiamo essere come dei pompieri digitali", ha sintetizzato Alessandro Trivilini, responsabile sicurezza informatica forense del dipartimento tecnologie innovative della SUPSI.
Anche all'interno del Governo ci si è dovuti preparare per lavorare in sicurezza, come spiega Norman Gobbi: "È stata fatta una formazione interna per sensibilizzare sulla gestione delle informazioni e su come approcciarsi verso le email phishing, ovvero quelle che cercano di prenderci delle informazioni. L'obiettivo è garantire una normalità anche sulla vita digitale".
Il Gruppo di lavoro della campagna è alle prese con molte sfide e particolare attenzione sarà data alla revisione della Legge federale sulla protezione dei dati, che verrà adeguata proprio all'evoluzione tecnologica: "Con la nuova legge ci sarà più tutela verso il cittadino".