“Ambulanti dell’accattonaggio” in aumento a Lugano

Le autorità li chiamano “ambulanti dell’accattonaggio”: giovani donne, uomini, intere famiglie con bambini piccoli. Arrivano in treno. Partono dai campi rom fuori Milano, per chiedere l’elemosina a Lugano. Un fenomeno in crescita negli ultimi anni, spiega la polizia alla RSI, fenomeno che si acuisce sotto le feste.

Da qualche mese alla polizia comunale arrivano anche segnalazioni in merito a episodi di accattonaggio insistente da parte di alcuni migranti provenienti dal Centro di Pasture.

“Purtroppo al momento gli strumenti che abbiamo sono un poco limitati, nel senso che la polizia li ferma, li identifica anche. Cerca di ricordare loro che non possono chiedere l’elemosina sugli spazi pubblici ma poi tornano a fare la stessa cosa, perché la polizia non può notificare sanzioni direttamente”, spiega alle telecamere del Quotidiano della RSI Karin Valenzano Rossi, capodicastero sicurezza e spazi urbani. 

La Legge Cantonale sull’ordine pubblico prevede infatti una procedura di contravvenzione da parte del Comune per poi passare alla competenza del Ministero Pubblico, con difficoltà importanti per l’intimazione e la relativa efficacia. “Abbiamo quindi cercato di trovare soluzioni alternative, anche approfondendole con altre polizie come quella di Locarno. L’idea è quella di proporre una modifica legislativa cantonale, di modo che il Comune, e soprattutto la polizia, possa direttamente notificare le sanzioni. Questo potrebbe avere un effetto deterrente”, sottolinea Karin Valenzano Rossi.

E come dovrebbe comportarsi il cittadino alle prese con questo fenomeno? “Sicuramente non concedere l’elemosina, perché evidentemente questo diventa un incentivo a farlo. Anche se sono infastidito e pur di non avere il fastidio, allora do qualcosa, non è una buona soluzione. Le persone che si rendono conto di trovarsi davanti a qualcosa di fastidioso, di molesto, lo segnalino pure alla polizia, così da avere anche uno spaccato di dati statistici corretti”, conclude Karin Valenzano Rossi.

Discorso diverso per le persone in stato di bisogno: per loro l’intervento della polizia è mirato alla presa a carico da parte di enti di aiuto sociale.