Stadio: 18 milioni dal Cantone

Diciotto milioni di franchi. E' il contributo che il Consiglio di Stato intende mettere nel progetto del Polo sportivo e degli eventi di Lugano (PSE). Il Governo, come anticipa venerdì il CdT, formalizzerà il suo sostegno con un messaggio al Gran Consiglio. La cifra è più del doppio rispetto ai sette milioni prospettati lo scorso dicembre.

La cifra proposta tiene conto delle dimensioni del progetto di Lugano, dei suoi contenuti sportivi, del carattere regionale e dei contributi stanziati per altre opere di questo genere in Ticino. "La valenza regionale è un aspetto importante. Il Cantone ha dato un segnale importante, riconoscendo che grazie a questo progetto abbiamo l'opportunità di creare un contro di competenza a livello svizzero", commenta sul CdT il consigliere di Stato Christian Vitta.

Di questo Lugano deve ora convincere i comuni della regione. "Ci serve il loro sostegno. Se non finanziario, almeno politico", gli fa eco il municipale Roberto Badaracco. L'Ente regionale di sviluppo ne discuterà lunedì prossimo.

L'FC Lugano nel frattempo è stato acquistato dal miliardario statunitense Joe Mansueto. E questo - vista la solidità finanziaria del nuovo patròn bianconero - è un altro assist per il PSE, progetto che però in novembre dovrà superare lo svoglio del voto popolare.

Intanto la campagna sul referendum entra nel vivo. "Mi indigna l’ipocrisia di quanti (noti personaggi e gruppi immobiliari) si nascondono dietro ad un movimento per sabotare il PSE il nome del proprio tornaconto economico”, ha scritto ieri in un'opinione sul CdT l’ex presidente Angelo Renzetti.

“Il benemerito ex patron del FC Lugano, locarnese, farebbe bene a imitare il suo successore, anziché scagliarsi contro i cinquemila luganesi che hanno firmato il referendum “Si a un vero polo sportivo, No a un quartiere speculativo””, ha replicato oggi l'economista Martino Rossi.