La Svizzera nel progetto del grande radiotelescopio SKA
Il giardino di Albert

"Alps", un nuovo computer al CSCS di Lugano

di Nicola Colotti

  • TiPress
  • 8.4.2023
  • 26 min
Disponibile su
Scarica
  • Scienza e tecnologia
  • Scienza

Il Centro Svizzero di Calcolo Scientifico di Lugano è un istituto di ricerca gestito dal Politecnico federale di Zurigo. Fondato nel 1991, collabora con centinaia di ricercatori da tutto il mondo che utilizzano la potenza di supercalcolatori in grado di eseguire milioni di miliardi di operazioni matematiche al secondo. I supercomputer del CSCS sono oramai da anni tra i più potenti al mondo. Nel 2017, Piz Daint (dal nome di una montagna nel Canton Grigioni) è stato decretato il terzo supercalcolatore più potente al mondo, mentre nel 2019 era al sesto posto ma comunque sempre primo in Europa. Oggi al CSCS ci si sta preparando all’entrata in piena operatività di una nuova macchina ancora più potente, tanto da aver ricevuto non più il nome di una singola montagna (come era tradizione) ma dell’intero arco alpino. Si tratta di "Alps" che avrà una capacità di calcolo dieci volte superiore al predecessore Piz Daint. Un normale personal computer impiegherebbe più di 3000 anni per la stessa quantità di calcoli che un supercomputer del CSCS esegue in ventiquattro ore. Dalle simulazioni della rotazione e formazione delle galassie alle previsioni meteo, dalla chimica farmaceutica e del cervello, all’analisi simulata del sottosuolo marziano fino allo studio delle proteine del virus della pandemia Covid19, i supercalcolatori del CSCS sono diventati uno strumento estremamente utile per gli scienziati che possono così creare simulazioni virtuali altrimenti impossibili o troppo costose da realizzare nella “realtà”. Entriamo dunque a dare un’occhiata nella grande sala del CSCS dove si appronta la piena efficienza del nuovo supercomputer "Alps".

Con Michele De Lorenzi, vicedirettore, e Pablo Fernandez responsabile per le collaborazioni scientifiche del CSCS.

Scopri la serie