Alessandro Zignani, "Jean Sibelius. Dei ghiacci e del fuoco. Vita e musica", Zecchini Editore.
Scrittore, musicologo e germanista, Alessandro Zignani, autore di questo testo dedicato a Jean Sibelius, ne ripercorre vita e musica nel tentativo di restituirgli la considerazione che merita. Compositore di origine finlandese, sottostimato rispetto ai grandi della musica europea, Sibelius crea un linguaggio in cui sono le energie della natura a dettare le regole. La sua musica si fa testimone dell’eternità di una natura primigenia, del rinnovarsi del ciclo delle stagioni, spingendosi così ben oltre le vicissitudini della storia. Con il suo linguaggio fatto di “risonanze emanate dai basalti della terra”, Sibelius imprime un indelebile segno, crea uno strumento per la civiltà europea di confronto con le proprie origini. Pur consapevole, fin dagli anni degli studi di Giurisprudenza a Helsinki, di quanto sarebbe stata impervio il cammino. D’altronde “una terra senza orchestre e senza teatri lirici, che se ne faceva di un compositore?” «Messaggero alla fine dei tempi, veggente inascoltato, siglò il proprio destino di inattuale distruggendo di propria mano la gigantesca Ottava Sinfonia che doveva coronare uno degli edifici sinfonici più tremendi, nella sua coerenza, che siano mai stati eretti». Trascorse gli ultimi tre decenni della sua vita rifugiandosi nella natura, tra laghi e foreste, e sposando la via del silenzio.
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