A duecentocinquanta anni dalla nascita ripercorriamo un viaggio a ritroso nel tempo in compagnia del genio sublime di Beethoven. Ho cercato dando voce al personaggio Ludwig di mescolare in alcune lettere scritti e pensieri le caratteristiche e i risvolti psicologici della sua vita sottolineando il fatto che durante tutta la sua esistenza vi fu un contrasto tra il suo evidente successo, anche se a volte venato da difficoltà finanziarie, e uno stato di insoddisfazione e sovente di disperazione. Il periodo in cui si riflette questo contrasto è quello dei primi del 1800. Negli anni a seguire consolidò successo e fama ma nonostante ciò Beethoven tuttavia cadde più volte vittima delle crisi di angoscia e depressione forse più gravi in cui egli si trovò coinvolto. In una lettera del 1801 indirizzata a Franz Wegeler scriveva ..-“ la mia pessima salute, mi ha messo un bastone fra le ruote; e il risultato è che il mio udito, negli ultimi tre anni, è diventato sempre più debole. Pare che la causa di questo male sia da attribuirsi alle condizioni del mio addome; sono stato perennemente afflitto da diarrea. La cura non ha avuto alcun effetto: la sordità è ancora peggiorata e il mio addome è rimasto nello stato di prima. Un dottore più sensato mi ha prescritto i soliti bagni tiepidi nel Danubio, il mio ventre è migliorato. La sordità tuttavia persiste, anzi direi che è peggiorata “…
In questo viaggio ho coinvolto due maestri di eccezione Paolo Zampini e Alfonso Belfiore che ci aiuteranno a conoscere meglio quel genio appunto di Beethoven.
Con la partecipazione del maestro Paolo Zampini direttore del conservatorio Luigi Cherubini di Firenze e del maestro Alfonso Belfiore coordinatore dipartimento nuove tecnologie e linguaggi musicali.
Tecnico del suono Nicola Cavina.
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