Da qualche giorno sono iniziati i preparativi per l’evento mediatico operistico più atteso dell’anno: la Prima della Scala. Il titolo scelto per il tradizionale appuntamento di Sant’Ambrogio è Una Lady Macbeth del distretto di Mcensk di Dmítrij Dmítrievič Šostakóvič, dall’omonimo romanzo di Nikolaj Semënovič Leskov; storia di una serial killer di epoca pre-sovietica, che al suo apparire in versione musicale – nel 1934 - venne salutata come una rivelazione, ma costò al suo autore una pesantissima scomunica sulle colonne della Pravda, dettata nientemeno che da Stalin in persona. Riccardo Chailly, alla testa dei complessi scaligeri, sceglie dunque un’opera del ‘900 per il suo ultimo 7 dicembre e naturalmente gli occhi del mondo sono puntati sul valore simbolico e politico di questa scelta.
A Voi che sapete, Davide Fersini e Giovanni Conti ne discutono con la collega di RAI Radio Tre nonché co-conduttrice de Il ridotto dell’opera di Rete Due, Gaia Varon e con Nicola Cattò, direttore della rivista “Musica”.
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