A 120 esatti dalla morte di Giuseppe Verdi ecco l’occasione per riflettere su come la sua musica riesca con successo a resistere ai pesanti limiti imposti al teatro dal vivo. Forse più di quello di tanti suoi "colleghi" dediti al melodramma, il genio creativo di Giuseppe Verdi ha superato le barriere generazionali e quelle delle mode e dei gusti, incarnando un ruolo emblematico non solo per quanto riguarda l’italianità ma pressoché in termini assoluti.
Di come e in quale misura tutto questo sia vero e riscontrabile, Valentina Bensi e Giovanni Conti ne parlano con la musicologa e divulgatrice musicale Gaia Varon ed Emanuele Senici, docente all’Università La Sapienza di Roma e membro del Comitato dell'Istituto di Studi verdiani, esperto di Opera e attento osservatore del presente.
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