Ce ne accorgiamo solo quando ne abbiamo bisogno: in Svizzera mancano in questi giorni circa mille farmaci. Una penuria sempre più preoccupante che riguarda in particolare i medicamenti per la cura di influenze e altri malanni di stagione: colpite più di altre le cure pediatriche. Lacune note da tempo, che il Consiglio federale ha per la prima volta deciso di definire “problematiche”, alzando il livello di allarme e istituendo una speciale Task Force per tentare di contrastare questa tendenza.
Compito decisamente arduo, visto che le ragioni di quanto sta capitando sono di diverse natura e non dipendono soltanto da quanto accade nel nostro Paese. Basti pensare che la gran parte dei principi attivi necessari per i farmaci contro l’influenza è prodotta in Cina o in India, Paesi in cui al momento diverse catene di produzione sono rallentate o bloccate. Mancano inoltre anche le materie prime – cartone, vetro, plastica - per la produzione delle confezioni.
A livello svizzero il dibattito ruota in particolare attorno ai prezzi dei medicamenti. Quelli di uso comune, e non più protetti da un brevetto, costano sempre di meno e spesso le aziende farmaceutiche non sono più interessate a produrli. Anche da qui la carenza “problematica” di questo inizio 2023.
Un tema che affronteremo con:
Marina Carobbio, Consigliera agli Stati TI;
Raffaele De Rosa, Consigliere di Stato TI;
Federico Tamò, portavoce dell'Ordine dei farmacisti TI;
Giovan Maria Zanini, farmacista cantonale TI.
Modem su Rete Uno alle 8.30, in replica su Rete Due alle 18.30. Ci trovate anche sul Podcast e sulle app: RSINews e RSIPlay