“To big to fail” si diceva allora. E invece, il 15 settembre 2008 falliva Lehman Brothers, la quarta banca d’affari degli Stati Uniti. Con lei sprofondano oltre 8’000 società con 600 miliardi di asset e di debiti in mano a 100’000 creditori. A perdere il lavoro sono 26’000 dipendenti e si acuisce così la grande crisi mondiale, cominciata l'anno precedente con la crisi dei mutui subprime.
Per molti, il fallimento di una delle istituzioni finanziarie più importanti degli Stati Uniti fu il sintomo, e non la causa, di un sistema completamente deragliato e senza controllo. In Svizzera, l’onda lunga del fallimento di Lehman metterà in crisi anche UBS, tanto che il Consiglio Federale sarà costretto a intervenire per salvarla.
A dieci anni da quell’avvenimento, cosa è cambiato nel mondo della finanza internazionale? Quali regole sono state introdotte affinché una crisi come quella che dal 2008 ha investito prima la finanza e poi l’economia reale mondiale non si ripeta? Queste norme sono efficaci e ci proteggeranno da una possibile seconda crisi?
A Modem intervengono:
Marzio Minoli, Responsabile della redazione economica radio, RSI
Angelo Ranaldo, Professore di Finanza e Rischi sistemici all’Università di San Gallo
Sergio Rossi, Professore di Macroeconomia ed Economia monetaria,all'Università di Friburgo
Luca Soncini, Docente di strategia bancaria all'USI, membro del consiglio di amministrazione di Banca Stato, già membro di direzione di PKB.
Modem su Rete Uno alle 8.20, in replica su Rete Due alle 19.25. Ci trovate anche sul Podcast e sulle app: RSINews e RSIPlay
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