Il futuro dell'energia svizzera
Cosa attendersi dall'UDC Albert Rösti alla testa del Dipartimento federale dell'ambiente
La ridistribuzione dei dipartimenti federali decisa giovedì scorso è stata un "mini-rimpasto" nel segno della continuità e della stabilità. Lo ha tenuto a precisare il presidente della Confederazione, Ignazio Cassis. Ma se l’assegnazione del Dipartimento delle finanze alla PLR Karin Keller-Sutter e di quello di giustizia e polizia alla neoeletta socialista Elisabeth Baume-Schneider non sollevano patemi d’animo, l’approdo dell’altro neoeletto, l’UDC Albert Rösti, al DATEC, il delicato Dipartimento "delle infrastrutture" continua a fare discutere.
L’UDC ha da sempre - e fortemente - criticato l’azione della ministra uscente Simonetta Sommaruga; inoltre il partito è dichiaratamente a favore di un ritorno al nucleare. Il suo ex presidente, poi, trascina con sé un solido passato di lobbista dell’industria del petrolio: proprio la fonte che - nel contesto dei cambiamenti climatici - si chiede di abbandonare.
Che cosa attendersi da Albert Rösti in materia di politica energetica?
Ne discutiamo con quattro consiglieri nazionali, in rappresentanza dei quattro partiti di governo:
Piero Marchesi, UDC
Jacqueline de Quattro, PLR
Bruno Storni, PS
Marco Romano, Alleanza del Centro