Quattro anni dopo l’apertura del tunnel ferroviario del San Gottardo, i 15,4 km della Galleria di base del Ceneri consentiranno, da dicembre, la realizzazione di una ferrovia di pianura continua da Altdorf a Lugano. Parallelamente e su commissione del Cantone Ticino si sta completando la «bretella Locarno–Lugano» che permetterà di spostarsi da una città all’altra in 30 minuti.
Se l’opera ferroviaria (la terza per importanza in Svizzera) faciliterà dunque gli spostamenti all’interno del cantone sud-alpino, la sua apertura segnerà il completamento di Alptransit sul territorio svizzero. La ferrovia di pianura attraverso le Alpi si propone così come l’elemento centrale del corridoio europeo per il traffico merci da Rotterdam a Genova e dovrebbe facilitare il trasferimento delle merci dalla strada alla rotaia.
Il 4 settembre 2020 si svolgerà la cerimonia di consegna della galleria da parte del costruttore ATG al futuro gestore FFS: quale sarà il suo impatto nel contesto ferroviario internazionale? Che cosa manca all’estero per rendere questo corridoio davvero operativo? Quali prospettive per il traffico merci? Quali prospettive per il traffico viaggiatori? E quali prospettive per il corridoio elvetico quando l’UE, nei collegamenti con l’Italia, ha messo i suoi soldi sul Brennero e sulla Torino-Lione?
Per discuterne a Modem intervengono:
Walter Finkbohner, esperto di trasporti ed ex dirigente FFS;
Andrea Giuricin, Professore di economia dei trasporti all’Università Milano Bicocca;
Remigio Ratti, professore emerito di economia dei trasporti all’Università di Friburgo e USI;
Alessandro Valenti, vicedirettore di Hupac Intermodal.
Modem su Rete Uno alle 8.20, in replica su Rete Due alle 19.25. Ci trovate anche sul Podcast e sulle app: RSINews e RSIPlay
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