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MODEM EVENTO: in treno per le valli

Quale sviluppo nell’Alto Ticino dopo Alptransit

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Il primo treno Alptransit sbucherà a Pollegio secondo il nuovo orario, nel dicembre 2016. Ormai da anni si parla di grande opportunità per il Ticino, di occasione da non lasciarsi sfuggire. Un vero e proprio treno, massiccio, veloce, d’acciaio, che sfreccerà su mezzo Ticino, sul quale bisognerà assolutamente salire.

02:15
Ticino, Grigioni e Insubria

A tutta velocità nel tunnel (ATG)

Ma cosa ne sarà dell’altra metà del Ticino? Cosa ne sarà della vecchia e gloriosa linea alpina del San Gottardo, che ha saputo reggere nella sua funzionalità per 133 anni portando lavoro, turismo e benessere? Per ancora un paio d’anni le Ferrovie e i cantoni Uri e Ticino garantiranno il finanziamento della linea di montagna.

E dopo? Chi pagherà la fattura di un servizio che sarà, per forza di cose, deficitario? Quali conseguenze avrebbe un eventuale e temuto abbandono della vecchia linea del San Gottardo sull’economia e sulla vita da Pollegio ad Airolo, con uno sguardo solidale anche alla vallata della Reuss, che si sta pure interrogando, ma convinta, della necessità di continuare a far circolare i treni su una tratta ferroviaria che ha fatto la storia.

L'incontro-dibattito è stato registrato in viaggio, su un treno speciale da Bellinzona ad Airolo, sabato 12.12.2015, alla presenza del pubblico. La RSI ve ne propone ora la versione radiofonica della durata di 45 minuti con diversi ospiti:

Christian Vitta, consigliere di stato, direttore del Dipartimento finanze ed economia;

Roberto Tulipani, direttore della società TILO;

Stefano Ardò, Delegato FFS per le infrastrutture in Ticino;

Raffaele De Rosa, direttore dell’Ente regionale di sviluppo di Bellinzona e Valli;

Roland David, sindaco di Faido.

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