Alcune società moesane solo sulla carta se ne sono già andate
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La lotta contro le società bucalettere nel Moesano

  • 31.01.2018
  • 34 min
  • KEYSTONE
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Cosa si cela dietro alcune delle 1'564 società domiciliate nella regione del Moesano che conta poco più di 8'000 abitanti e l’esplosione dei fallimenti registrati negli ultimi anni? Questo l’interrogativo di fondo sollevato dall’ex commissario di polizia Fausto Cattaneo sulle società fantasma (bucalettere) nel Moesano. Ma l’ex agente infiltrato non è l’unico ad essersi posto questa ed altre domande come la sindaca di San Vittore, Nicoletta Noi Togni, col movimento “Per e con San Vittore”, da anni in prima linea contro il “permissivismo” e che lo scorso ottobre ha organizzato una serata sul tema.

Al centro delle critiche un sistema di controlli, giudicato insufficiente, e che permetterebbe a personaggi poco raccomandabili di sfuggire alle autorità penali e giudiziarie dei loro paesi - dal Sud America all’Europa – e di continuare indisturbati a curare i loro affari in Mesolcina o in Calanca. Un fenomeno in crescita dal 2014, anno in cui il Ticino ha inasprito i controlli per le iscrizioni al registro di commercio e il rilascio dei permessi B agli stranieri.

Sulla proliferazione delle società fantasma nel Moesano la RSI, lo scorso anno, ha dedicato delle inchieste giornalistiche messe in onda da Falò e GrigioniSera. Infine due settimane orsono i comuni del Moesano e il cantone dei Grigioni hanno deciso di unire i propri sforzi per contrastare i disonesti. A San Bernardino rappresentanti degli Esecutivi e delle amministrazioni degli enti locali si sono incontrati coi Consiglieri di Stato Christian Rathgeb e Jon Domenic Parolini (Direttori dei Dipartimenti Giustizia ed Economia). L’obiettivo dichiarato è quello di rendere maggiormente efficaci i controlli per scoraggiare pratiche che di imprenditoriale hanno ben poco: alcune "aziende" se ne sono già andate: una svolta in questo dossier?

Per parlarne a Modem intervengono:

Fiorenza Bergomi, Procuratrice TI;

Paolo Bertossa, giornalista RSI;

Samuele Censi, Presidente della Regione Moesa, sindaco Grono;

Jon Domenic Parolini, Consigliere di Stato GR.

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