Svizzera, neutralità olimpica in Cina?
Il Consiglio federale ha deciso di non partecipare alla cerimonia di apertura di Beijing 2022 a causa del Covid, ma non è un boicottaggio
All’inaugurazione dei XXIV Giochi Olimpici invernali accanto a Xi Jiping ci saranno – tra gli altri – Vladimir Putin e Mohammed Bin Salman. Ma allo Stadio Nazionale di Pechino non sarà presente Ignazio Cassis. La Svizzera ha deciso di non partecipare alla cerimonia in Cina a causa del Covid, inviando comunque il proprio ambasciatore. Non l’ha voluta dunque boicottare, a differenza di altri paesi, USA in primis.
È davvero impostato al pragmatismo il rapporto tra Berna e Pechino? Si può avere una "strategia" verso la Repubblica Popolare Cinese senza rinunciare alle denunce delle violazioni dei diritti umani? E quale è invece la "strategia" della Cina verso la Svizzera? In che modo il Dragone – in un rapporto bilaterale che mostra evidenti diversità di valori – sta cercando di influenzare politica, economia e società in Svizzera?
A Modem se ne parla con:
- Carlo Sommaruga, consigliere agli Stati (PS/Ginevra)
- Mario Tettamanti, giornalista e imprenditore
- Simona Grano, sinologa (Università di Zurigo)
E un’intervista a slalom da dentro & fuori la bolla con:
- Ellade Ossola, inviata RSI Sport
- Gabriele Battaglia, collaboratore RSI da Pechino
Modem su Rete Uno alle 8.30, in replica su Rete Due alle 18.30. Ci trovate anche sul Podcast e sulle app: RSINews e RSIPlay