L’estate volge al termine ma le giornate soleggiate e calde invogliano ancora molti a godere della frescura dei grotti. La stagione era però partita zoppicante, condizionata come sempre, dalle condizioni meteorologiche.
I grotti, un tempo luoghi vocati esclusivamente alla conservazione delle derrate alimentari, nel tempo si sono trasformati in luoghi di socializzazione e con un’offerta sempre più diversificata. La cucina tradizione è solitamente regina ma oggi al grotto si trovano anche pietanze che poco hanno a che fare con il passato. Cosa è lecito proporre alla clientela per non snaturare questi luoghi intrisi di storia?
Ne discutiamo dal nucleo dei grotti di Cama, che ne conta ben 46. Un nucleo che costituisce un patrimonio architettonico e storico prezioso, tanto che in Val Chiavenna si pensa ad una collaborazione transfrontaliera per tentare di inserire i grotti nel patrimonio mondiale dell’umanità.