L’iniziativa popolare cantonale per l’abolizione della caccia speciale non viola il diritto federale e perciò si è sbagliato a dichiararla nulla. E’ quanto ha sentenziato mercoledì il Tribunale Federale di Losanna. Da questo fatto prendiamo spunto per parlare della stagione venatoria 2017 con il capo dei guardiani della selvaggina del Moesano Nicola de Tann. A sud del San Bernardino gli abbattimenti sono in continuo aumento, non progrediscono per contro i danni della selvaggina salvo quelli provocati dai cinghiali.
La notizia giunta da Losanna è salutata con entusiasmo dagli appassionati di caccia in Valposchiavo che per la maggior parte sono contrari alla pratica della caccia speciale. Lo testimonia il presidente dei cacciatori di Brusio, Eugenio Zanolari. A Brusio peraltro ora è tempo di pensare al futuro dato che il comitato della locale associazione dei cacciatori ha rassegnato le dimissioni.
Anche in Bregaglia la caccia alta è andata bene, riferisce il guardiano della selvaggina Renato Roganti, che spiega come la selvaggina della Val Bondasca a causa della frana del Cengalo si è spostata dalla zona, ma è rimasta in valle.
Piani di abbattimento raggiunti in pieno anche in Valchiavenna dove si sta collaborando anche con le autorità grigionesi per tentare, in futuro, di allestire delle strategie comuni.