Il ponte è una metafora di ciò che mette in relazione cose che stanno tra loro distanti rendendo possibili passaggi e congiunzioni altrimenti impensabili. Una sponda all’altra di un fiume o di una valle, nella maggior parte dei casi, ma anche cose che non si possono toccare con mano. Il passato e il presente ad esempio.
I ponti possono fare la differenza. E che differenza! Ad esempio grazie al ponte che sarà costruito la settimana prossima in Val Bregaglia, gli abitanti del villaggio di Bondo (purtroppo solo quelli della zona verde) potranno rientrare nelle loro case e riprendere la loro vita, senza paura di rimanere intrappolati da eventuali nuove colate detritiche.
Nelle scorse settimane l'attenzione delle autorità e della popolazione della Valchiavenna era concentrata sui ponti della Mera, il fiume che scende dalla Val Bregaglia al Lago di Mezzola, per il rischio di esondazioni dovute alla frana del Pizzo Cengalo. Ora, invece, nei municipi si lavora per la valorizzazione della Via Spluga, l'itinerario che unisce Thusis e Chiavenna, con i nuovi attraversamenti del torrente Liro e delle valli laterali.
Il prossimo 20 ottobre a Poschiavo si inaugura il nuovo sentiero turistico denominato Piscina-Cimavilla, un tracciato realizzato dal Comune grazie alla posa di una passerella in legno che ora unisce le due sponde. Grazie a questo collegamento verrà promosso il recupero della fascia costiera che dal paese si sviluppa con diversi terrazzamenti realizzati nei secoli. Un intervento dell'uomo che ha caratterizzato il paesaggio ma che ora rischia di andare perso a causa dell'abbandono e dell'incessante avanzamento del bosco.
Con il nostro ospite, Luca Plozza, ingegnere forestale regionale, dell’ Ufficio delle foreste e dei pericoli naturali, regione Grigioni centrale/ Moesano parleremo invece dei ponti virtuali. In particolari quelli che uniscono il passato, il presente e il futuro.