Riuscite a conciliare bene la vita professionale con la vita privata? Il dover essere sempre presenti e reperibili anche al di fuori del tempo di lavoro sta diventando sempre più un’abitudine e una normalità per molte persone e questo carico supplementare sembra incidere e pesare sul nostro benessere e sulla nostra salute psicologica. A questo proposito, il telelavoro da casa agevola oppure complica la separazione fra i due ambiti? Ne parliamo oggi sulla scia di uno studio del Barometro delle condizioni di lavoro, pubblicato giovedì scorso per conto dell’organizzazione sindacale Travail.Suisse, dal quale emerge che arrivare a casa dopo una lunga giornata di lavoro, ma continuare a essere reperibili, sta diventando un problema tutt’altro che secondario. Diventa difficile recuperare e “staccare”, tanto che in Svizzera i lavoratori e le lavoratrici sono sempre più esausti. Dallo studio risulta che quattro intervistati su dieci si sentono regolarmente esausti alla fine della giornata lavorativa. Più di un quarto dichiara di dover essere reperibile al di fuori dell’orario di lavoro. Circa un terzo degli interrogati afferma di non avere abbastanza tempo per risposarsi. Un quinto di loro ritiene addirittura che sia quasi impossibile conciliare la vita professionale con quella privata. Allo stesso tempo, l’82,6% degli intervistati si è comunque detto soddisfatto del proprio lavoro, con un leggero aumento rispetto al 2024.
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