Un privilegio per le multinazionali oppure un modo per sostenere la piazza economica svizzera? Si gioca su questo asse il dibattito attorno alla riforma della legge sull’imposta preventiva, in votazione il 25 settembre. Un’imposta che conoscono tutti i risparmiatori: è quella quota del 35% che viene prelevata sugli interessi dei nostri conti in banca, poi rimborsata se questi interessi vengono indicati nella dichiarazione delle imposte. Ora governo e maggioranza borghese in parlamento propongono di abolire una parte di questa imposta sulle obbligazioni svizzere, rendendole così più interessanti per gli investitori. La sinistra, che ha lanciato il referendum, ritiene che a beneficiarne saranno solo le grandi imprese. Ma è davvero così? Quali gli effetti sulle entrate fiscali delle Confederazione? E che ne sarà della lotta all’evasione fiscale?
Un tema su cui si confronteranno:
Yannick Demaria, della Gioventù socialista
Michele Rossi, della Camera di commercio del Canton Ticino
Samuele Vorpe, direttore del Centro competenze tributarie della Supsi
- Spiegazioni del Consiglio federale - Votazione popolare del 25.09.2022
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