EURO 2025 si sta avviando verso la chiusura: domenica prossima a Basilea vi sarà la finalissima fra la Spagna e l’Inghilterra, le due migliori e più meritevoli nazionali viste all’opera. Cosa vi è piaciuto di più di questo lungo torneo? Fra l’altro si è molto discusso anche sui ruoli calcistici declinati al femminile: avete apprezzato gli sforzi dei media e di chi ha parlato, ad esempio, di portiera, terzina, difensora e arbitra, impegnandosi a indicare e a designare quelle parole e quei sostantivi traducibili al femminile? Perché vi sono ancora così tante resistenze e perplessità quando si tratta semplicemente di adeguare, nel solco di una normalissima e legittima evoluzione della società e della lingua, la terminologia e il lessico calcistico, adattando e declinando al femminile diversi vocaboli e nomi? Nella puntata odierna diamo quindi spazio sia alla lingua italiana scesa in campo agli Europei assieme alle giocatrici e alle tecniche (nel senso di allenatrici!) sia a un bilancio generale della stessa grande e importante rassegna organizzata, fra molti consensi e applausi, dalla Svizzera.
Ne parliamo con Gerry Mottis, docente di lingua italiana, scrittore e divulgatore della nostra lingua e Antonio D’Autilia, giornalista sportivo della RSI e inviato a EURO 2025.
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