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Clima torrido

L’estate del 2015 anticipa problematici scenari futuri

  • 02.09.2015
  • 30 min
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Dall'estate meteorologica 2015, terminata ieri, molti concittadini ne sono usciti “belli cotti” e un po’ “rinsecchiti”; sì, perché nei mesi estivi del 2105 ha piovuto poco anche se l’estate del 2003 rimane la più torrida del secolo. I dati ci dicono che quest’anno la temperatura record è stata rilevata il 7 di luglio a Ginevra: 39,7° ma l’11 agosto del 2003 la temperatura a Grono (GR) raggiunse i 41,5 gradi. Ciò non di meno in Svizzera nel 2015 le temperature di giugno, luglio e agosto sono state da 2 a 2,5 gradi superiori alla norma con Lugano ad aggiudicarsi la media estiva più alta, con 23,1°.

Gli esperti ci dicono che gli effetti dei cambiamenti climatici sono già visibili sia a livello globale che nazionale e si intensificheranno nel corso del XXI secolo. Dal 1901 al 2010, il livello medio degli oceani è cresciuto di 19 centimetri su scala globale mentre in Svizzera la temperatura media è aumentata di 1,7 gradi dal 1864 al 2011, mentre nello stesso periodo la temperatura media globale è aumentata di 0,85 gradi.

Verso la fine del XXI secolo la temperatura media potrà crescere rispetto ad oggi di 1,5-4 gradi a seconda dello scenario preso in considerazione. In estate si prevede un calo un po’ in tutta la Svizzera dei quantitativi di pioggia e un conseguente aumento del rischio di siccità mentre verso la fine del secolo, le precipitazioni abbondanti dovrebbero diventare più frequenti e più intense con smottamenti, frane e la diffusione di organismi nocivi, malattie e specie esotiche.

Come affrontare questi cambiamenti e quali ulteriori conseguenze comportano sulle attività umane? Modem ne parla con:

Pierlugi Calanca, ricercatore presso l’istituto Agroscope di Zurigo;

Roberto Pronini, Direttore dell’ Azienda elettrica ticinese (AET);

Stefano Zanini, meteorologo di MeteoSvizzera.

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Il piccolo lago ai piedi del ghiacciaio del Reno a fine agosto 2015

  • Ufficio federale dell'ambiente
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Il ghiacciaio del Reno a fine agosto 2015

  • Ufficio federale dell'ambiente

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