Millevoci: I matrimoni degli… altri
La Svizzera, si sa, ha procedure legislative lente e complesse, come è giusto che sia in una democrazia semi-diretta quando l’ultima parola spetta al popolo. La società però evolve rapidamente soprattutto per quanto riguarda le aspirazioni degli individui a un riconoscimento giuridico delle loro relazioni di coppia. Ci sono voluti anni per giungere nel 2007 a una legge che riconoscesse l’unione registrata per le coppie dello stesso sesso e nel dicembre del 2020 alla modifica del Codice civile che introduce il Matrimonio civile per tutti. Contro questa modifica sono state raccolte quasi 60 mila firme per sottoporre la legge a referendum e sarà dunque il popolo a decidere. Chi osteggia il “matrimonio per tutti” teme derive legate al (non) riconoscimento del genitore biologico, alla donazione di sperma per la procreazione in coppie omosessuali e in generale al sovvertimento del concetto di famiglia. Chi invece ha atteso a lungo la legge ritiene che si tratti di un riconoscimento giuridico che fa finalmente chiarezza ed evita discriminazioni tra coppie sposate e coppie in unione domestica registrata. La strada per giungere alla fine di un iter lungo è complesso non è dunque ancora conclusa e l’ultima tappa sarà forse la più imprevedibile.
Sono ospiti:
Joana Bienert, coordinatrice dell’Associazione Imbarco immediato
Edo Pellegrini, presidente della Sezione Ticino e membro della direttiva nazionale dell’Unione Democratica Federale
Alex Farinelli, Consigliere nazionale PLRT
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