Si chiama “Hope” l’ultimo album di Mark Kelly & The Peaceful Warriors.
La “speranza” del titolo è quella di cui hanno tanto bisogno la nostra civiltà e il nostro pianeta in tempi così bui, ma è anche la speranza che ha Kelly di diventare una persona migliore.
Dopo una serie di album solisti, il musicista vodese venuto da Manchester è tornato con la nuova full band The Peaceful Warriors, riscoprendo e assaporando l’energia creativa e salutare della comunità che fa musica.

“Hope”, pubblicato da Hairy People Records, contiene undici canzoni edificanti e piene di calore che parlano di crescita, perdono ed elevazione; un disco organico, luminoso e ritmato, stilisticamente sperimentale che spazia dall’afro-pop alla musica country. È il ritorno di una delle voci più belle della realtà musicale indipendente svizzera.

Mark Kelly era stato a Confederation Music la prima volta il 17 agosto del 2013 con l’album “Nothing’s perfect”. D’acqua e canzoni, sotto il ponte nel frattempo ne son passate e Mark ha anche affrontato e superato un burnout.

Prima di parlare dell’ultimo album, la nostra inviata a Zurigo, Sandra Romano, ha chiesto a Mark Kelly che cosa è cambiato dopo 12 anni.
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