È innegabile, è la difesa - o, allargando l’analisi, la fase difensiva in generale - il punto debole dell’Ambrì. E il dubbio, se proprio non si vuole definirla certezza, rimane evidentemente anche dopo una prima di campionato comunque incoraggiante, con un solo gol e nel complesso poche occasioni nitide concessi al Kloten. La retroguardia leventinese si aggrappa ai suoi totem Virtanen ed Heed, già entrambi oltre i 22’ di ghiaccio all’esordio, che peraltro nemmeno sono un’esagerazione. Il tutto sperando che Wüthrich si confermi e che i giovani crescano.
Il debuttante Bachmann, ma anche Terraneo, sono decisamente partiti bene, affiancati proprio ai due stranieri per imparare da vicino come si fa. Autore del game-winning goal, Heed ha insomma anche questo ruolo di “chioccia”, affinché nel medio termine il mancato arrivo di Fora possa rivelarsi, se non proprio indolore, almeno un pochino meno invasivo. “Giovani ma bravi di sicuro - ha sottolineato il difensore svesese - con prospettive interessanti e che mi auguro di poter aiutare a crescere ulteriormente creando subito una buona chimica. Metto molto volentieri al servizio dei giovani la mia esperienza, ma cerco di aiutarli anche parlando parecchio, perché diventino più sicuri e solidi nel loro gioco, così da poi riuscire ad essere anche più rilassati”.
Mi piace questo tipo di abbinamento, è una motivazione in più per me
E Terraneo ha tratto immediatamente profitto dal far coppia con Heed, svolgendo bene il suo ruolo di partner difensivo, ma trovando anche dapprima un gol - ad Ambrì non capitava dal 1986 che il primo in stagione lo firmasse un difensore - e nell’assalto finale anche un assist in seconda che gli permetterà, stasera a Langnau, di indossare il casco giallo di top scorer. Certo, è solo l’inizio, ma è un inizio su cui si può costruire con grande convinzione.
Il servizio con Tim Heed (Rete Uno Spor 12.09.2025, 12h30)
RSI Sport 12.09.2025, 12:15
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A Tutto Hockey
RSI A tutto Hockey 09.09.2025, 23:36