Pur senza incantare, l’Ambrì esce dal weekend addirittura in decima posizione. Una situazione quasi impensabile dopo il ko di Zugo e i primi 40’ col Friborgo, e invece i biancoblù - trascinati dal proprio top scorer e dalle parate di Wüthrich - hanno trovato le forze per carpire tre punti importantissimi ai burgundi. La costanza di rendimento latita e troppi giocatori ancora balbettano, ma intanto i leventinesi continuano, in un modo o nell’altro, a trovare risultati positivi. Nell’attesa che pure gli altri leader prendano per mano la squadra, invece che trascinarla verso il basso.
Michael Joly
Da qualche tempo il 30enne è l’unico vero faro offensivo dell’Ambrì e non solo per il giallo che porta sul casco e sulla schiena. Il canadese crea, tira, scappa in contropiede e segna. In una squadra che fa fatica a creare trame offensive, l’estro di Joly è una manna dal cielo. Se poi inizia pure a trovare il gol con regolarità, Landry e Matte possono sorridere.
Philip Wüthrich
Se dopo 40’ il match contro il Friborgo era ancora in bilico grande merito va al numero 30 dell’Ambrì, che sabato sera ha disputato sicuramente la miglior partita da quando veste la casacca biancoblù. Più sicuro e reattivo rispetto alle ultime uscite, il 28enne è uscito dalla Gottardo Arena con il 93,1% di parate, miglior prestazione stagionale al pari di quella del 27 settembre sempre contro i burgundi. Sembra che Rönnborg per il prossimo confronto abbia chiesto a Landry di schierare Senn.
Chris Tierney
Per un canadese che va a mille ce n’è un altro che proprio non ingrana. Pur fornendo l’assist a Zwerger per l’1-0 lampo col Friborgo, Tierney in questo fine settimana si è mangiato una marea di occasioni. Le più eclatanti a Zugo, che avrebbero potuto chiudere la sfida e impedire la rimonta dei Tori. Vero, non è uno scorer, ma da uno con la sua esperienza ci si aspetta maggior freddezza in quel genere di situazioni.
Tim Heed
Quest’anno ormai non si contano più gli errori dello svedese, spremuto all’inverosimile dallo staff (oltre 26’ giocati col Friborgo) e per questo spesso poco lucido sul ghiaccio. Tante, troppe le imprecisioni anche in questo fine settimana per un giocatore della sua caratura: chissà che l’inserimento di Cajkovsky non possa togliere un po’ di minuti e responsabilità al 34enne, permettendogli di tornare al suo livello.

A tutto hockey
A tutto Hockey 15.11.2025, 23:35





