L’Ambrì si esalta soffrendo e ottiene la posta piena a Davos

Un Ambrì arrivato con il coltello tra i denti a Davos ha saputo soffrire collettivamente e ha giocato lo scherzetto alla capolista, sconfitta per la prima volta tra le mura di casa in questa stagione. Il risultato di 6-4 maturato nei Grigioni racconta così una mini-impresa dei biancoblù, che hanno saputo esaltarsi quando sembravano sul punto di crollare, patire insieme e pungere al momento buono. Al debutto di Cajkovsky - partita senza infamia e senza lode la sua - l’HCAP si è ripreso con merito e passione il 10o posto ricacciando il Bienne a -2.

La carente percentuale realizzativa in powerplay (16,67% al momento del primo ingaggio) ha subito uno sbalzo positivo nei primi 20’: merito delle marcature di Joly e di Pestoni, entrambe avvenute con Jung seduto sulla panchina dei cattivi e costruite ottimamente da tutti i giocatori sul ghiaccio. Il casco giallo ha trovato il varco e ha scaricato il disco (deviato) sotto la traversa, mentre al ticinese - quest’oggi schierato 13o attaccante dopo l’esclusione con il Friborgo - si è spalancata la porta grazie a una splendida rotazione del puck. E il Davos? Seppur a rilento, ha colpito dapprima con Kessler in un frangente di spinta dell’HCAP e in apertura di secondo periodo con Tambellini, più lesto di Virtanen ad avventarsi sul disco.

La sfida si è stabilizzata, anche se i grigionesi hanno sollecitato maggiormente Philip Wüthrich e spostato l’ago della bilancia più dalla loro parte. Il vantaggio - l’unico di serata - è arrivato, sì, al 38’02” grazie all’incursione di Zadina e la conclusione di Dahlbeck, ma è durato meno di 60”. Con un tiro sporcato in partenza Zaccheo Dotti ha potuto festeggiare così il suo 10o gol in National League, il primo dopo la nascita del figlio di 10 giorni fa. Non è nato nulla di concreto dal powerplay leventinese di inizio terzo periodo, e nemmeno da quello dei padroni di casa con Wüthrich costretto agli straordinari. La pressione del Davos è diventata assedio, ma l’Ambrì ha saputo soffrire come non mai trovando la vittoria grazie ai sigilli di Zgraggen (4-3), Zwerger (5-4) e Formenton (6-4 a porta vuota). Da verificare, invece, le condizioni di Heim, uscito prematuramente dopo soli 5’ passati sul ghiaccio.

Legato a Sport e Musica del 20.11.2025