Quando il cuore guida il Lugano: Bienne dominato alla Cornèr Arena

Nella partita dedicata ai vent’anni della Fondazione Ticino Cuore è arrivata una delle migliori prestazioni di tutta la stagione: il Lugano non ha lasciato scampo al Bienne e alla Cornèr Arena si è imposto con un netto 6-0. L’ottava vittoria nelle ultime nove uscite, che ha permesso ai bianconeri di agganciare Zugo e Zurigo al quinto posto, è arrivata nonostante le varie assenze (Marco Zanetti, malato, si è aggiunto a Thürkauf, Bertaggia e il solito Kupari) che hanno obbligato Mitell a schierare sei difensori, Jesper Peltonen in attacco al fianco del fratello Aleksi e Morini e il 18enne Henry in prima linea.

Quindici tiri a tre. Basterebbe questo per raccontare un primo periodo dominato: fin dalle prime battute l’HCL ha proposto un hockey spumeggiante e aggressivo, caratterizzato da rapide verticalizzazioni che hanno messo in difficoltà gli ospiti. La formazione ticinese ha impiegato sette minuti per raccogliere i frutti del proprio lavoro con Fazzini, bravo a farsi trovare tutto solo nello slot da un intelligente assist di Henry. Una sola rete di scarto alla pausa non rendeva però giustizia ai sottocenerini, che una volta rientrati dagli spogliatoi hanno subito trovato il modo di allungare ancora con il capitano, autore della 20a doppietta della sua carriera.

Ma il discorso sul periodo centrale non si esaurisce qui, perché ancor prima della seconda pausa due pregevoli marcature di Sgarbossa hanno di fatto chiuso la partita. Estremamente timida la reazione dei Seeländer, alla quarta sconfitta consecutiva, e così il terzo periodo, in cui Canonica e di nuovo Sgarbossa (prima tripletta in Svizzera) hanno definito il punteggio, si è rivelato una comoda passerella verso i tre punti. Unica nota negativa, sempre relativa all’infermeria, l’infortunio nel finale di Perlini, uscito dolorante a una spalla dopo un sfortunato scontro con la balaustra.

Legato a Sport e Musica del 15.11.2025