"Zappa"
Giordano Montecchi recensisce il docu-film di Alex Winter sulla vita del grane musicista
«Il film offre uno sguardo ampio e intimo sulla sua vita, spesso utilizza proprio le sue parole. È incredibile quello che è riuscito a fare Alex. È il documentario definitivo»
Ahmet Zappa, figlio di Frank Zappa.
A trent'anni dalla sua scomparsa la figura del compositore di Baltimora resta avvolta in un alone sulfureo. Nome celebre o celeberrimo, divenuto antonomasia della trasgressione a 360 gradi. Un ruolo che talvolta addirittura oscura la sua musica, che pochi conoscono e molti trovano incomprensibile, qualcuno anche insopportabile. Questa sua bizzarria è forse la causa prima del proliferare, anno dopo anno, di una filmografia su Zappa in cui prevale il documentaristico, a volte con approccio rigoroso, ma non di rado in bilico fra rotocalco e scandalistico.
Zappa di Alex Winter (Nexo Digital) è stato salutato, a ragione, al suo apparire nel 2021, come il frutto più serio e documentato di una meticolosa ricerca su biografia, carattere e pensiero di un artista che resta una figura chiave per la musica e la cultura del secondo Novecento.
Zappa (USA, 2020)
Regia: Alex Winter
Nel film: Frank Zappa, David Bowie, Mick Jagger, Arsenio Hall, Alice Cooper