Elena Cecchettin persona dell’anno per “L’Espresso”

Il ritratto di Elena Cecchettin, della fotografa Ilaria Magliocchetti Lombi, campeggia sulla copertina de L’Espresso, in edicola in questi giorni.
Per il settimanale italiano è la persona dell’anno.

La sorella di Giulia, studentessa uccisa dall’ex fidanzato, ha pronunciato parole «sul patriarcato e la cultura dello stupro che hanno impresso a un dolore familiare la cifra della responsabilità collettiva per la lunga catena di femminicidi che hanno scandito l’anno che stiamo per lasciarci alle spalle». Così il comunicato sui profili social del settimanale.

«Sono contenta – ha detto Elena Cecchettin a Susanna Turco - che quelle parole siano state prese sul serio e che di fatto le persone abbiano iniziato ad avere voglia di realizzare quel cambiamento che già desideravano».

Il direttore de L’Espresso, Alessandro Mauro Rossi, nell’editoriale scrive che «i femminicidi hanno ormai superato abbondantemente la terribile soglia dei 100 casi dall’inizio dell’anno. Un fenomeno che non sembra finire mai ed è il segno di dove ci sta portando il nostro tempo. Credevamo, crediamo, che il rispetto per le donne e per ogni persona avesse fatto passi avanti importanti e invece ogni giorno non manca l’occasione per fare un passo indietro».

In una intervista, concessa a Rete Due, il vicedrettore de L’Espresso, Enrico Bellavia spiega diffusamente perché Elena Cecchettin è la persona che caratterizza l’anno che si sta per chiudere e perché «dopo il dolore serve la cura».