Domenica 26 gennaio 2020 ore 17:35
Con Diana Höbel e Marco Sgarbi
Musiche di Baby Gelido e Paolo Cervi Kervischer
Registrato presso Casa della Musica - Trieste.
Produzione INAF (Istituto Nazionale di Astrofisica)
8558 HACK è il racconto di una vita sostenuta da una fiducia contagiosa: non un ottuso ottimismo sulle magnifiche e progressive sorti dell’umanità, bensì la fiducia in sé stessi e nella convinzione che la capacità unita all’applicazione porti sempre frutto.
La nostra studiosa delle stelle è una figura che simbolicamente coniuga due tensioni; quella di guardare in su, in cielo, oltre il proprio orizzonte, verso mondi lontanissimi ancora inesplorati, e la possibilità di farlo non solo con lo strumento del poeta, ma con metodo scientifico: guardare le stelle, coi piedi ben piantati in terra.
Prima donna a capo di un Osservatorio Astronomico in Italia, Margherita Hack affascina ed incuriosisce non solo per il notevole contributo da studiosa e divulgatrice, ma anche perché è stata una donna libera. Libera di vivere coerentemente alle sue convinzioni, non sempre conformi a quelle della maggioranza delle persone: la sua scelta di non avere figli, ad esempio, risulta trasgressiva ancora oggi, e ci ricorda che è possibile vivere rimanendo fedeli a sé stessi ed esenti da condizionamenti.
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