Li abbiamo aspettati per un anno e ora sono qui: prima il vaccino Pfizer BioNTech, poi quello di Moderna sono stati omologati e cominciano ad essere distribuiti e somministrati nella Svizzera italiana.
La macchina della campagna vaccinale si è messa in moto e, anche se non mancano intoppi e disservizi, il Canton Ticino sembra avere ingranato la marcia giusta, mentre in altre regioni elvetiche la partenza è ben più affannosa.
Tutto bene insomma? Non proprio, perché ad accogliere il vaccino – anche alle nostre latitudini - non c’è solo abbondante sollievo e clamore, ma anche tante domande lecite e poi dubbi, paure, qualche protesta e le solite, onnipresenti fake news. Molti si chiedono come sia stato possibile uno sviluppo così rapido.
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Per altri preferirebbero non essere fai primi a usare un vaccino che utilizza una nuova tecnologia.
Vaccino mRNA anti covid: come funziona?
Patti chiari 06.02.2021, 01:07
Così c’è chi non vede l’ora che arrivi il suo turno per vaccinarsi, chi preferisce aspettare, chi non vuole sentirne parlare e persino chi vorrebbe impedire a tutti, con una moratoria, di approfittarne.
In questa puntata, Patti chiari dà voce a cittadine e cittadini e con l’aiuto di reportage, dati, studi ed esperti – in studio e collegati direttamente con il pubblico che vorrà porre delle domande – cercherà di rispondere a tutte le domande e di fare il punto sullo stato della ricerca in una serata speciale tutta dedicata ai vari aspetti e interrogativi che ruotano attorno al vaccino anti-Covid.
Ospiti in studio: Raffaele De Rosa, direttore del dipartimento Socialità e sanità, Samia Hurst, vice presidente della task force scientifica covid 19, Alessandro Diana, specialista in malattie infettive dell'ospedale universitario di Ginevra e membro di Infovac Svizzera e con Martine Bouvier Gallacchi, specialista in medicina interna e medico responsabile del Servizio di promozione della salute e valutazione sanitaria dell'Ufficio del medico cantonale.