L'Autorità nazionale palestinese (ANP) si è detta oggi disponibile a riesumare la salma di Yasser Arafat sull'onda dei sospetti suscitati dal rinvenimento di tracce di polonio - da parte di ricercatori svizzeri - su effetti personali del defunto leader palestinese.
La possibile esumazione, chiesta dalla vedova, Suha, è stata annunciata da un portavoce e confermata da Jibril Rajub, esponente di primo piano dell'attuale vertice politico palestinese. Yasser Arafat, secondo al Jazeera, era in buona salute fino al 12 ottobre del 2004, quando si ammalò per poi morire all'età di 75 anni all'ospedale militare di Parigi l'11 novembre successivo dopo 12 giorni di ricovero.
Analisi a Losanna
Gli oggetti personali di Arafat, consegnati ad al Jazeera dalla vedova del leader palestinese, sono stati analizzati dall'Istituto di radiofisica dell'università di Losanna. «Abbiamo riscontrato un inspiegabile elevato livello di polonio-210 negli oggetti personali di Arafat - ha affermato François Bochud, direttore dell'Istituto - che contenevano tracce di fluidi biologici».
Chiesta una Commissione d'inchiesta internazionale
Il negoziatore palestinese Saeb Erakat ha chiesto oggi che si costituisca una commissione d'inchiesta internazionale sulla morte di Yasser Arafat dopo le rivelazioni in un documentario diffuso da al Jazira secondo cui lo storico leader palestinese sarebbe stato avvelenato con il polonio. «Chiediamo la formazione di una commissione d'inchiesta internazionale sul modello di quella per l'assassinio del premier libanase Rafic Hariri», ha detto Erakat.