L'abbandono della soglia minima franco-euro, la pressione sui prezzi in Svizzera e un autunno particolarmente clemente hanno contribuito a portare in rosso le cifre di Charles Vögele nel 2015. La perdita netta del gruppo attivo nell'abbigliamento si è aggravata a 62 milioni di franchi, contro un -11 milioni nel 2014. Lo ha reso noto martedì la società.
Il giro d'affari del gruppo è sceso dell'11% a 803 milioni di franchi. A tassi di cambio costanti e a superfici comparabili, le vendite hanno registrato un calo del 2,5%. Il fatturato è in linea con le attese degli analisti consultati dall'agenzia AWP, che non si aspettavano tuttavia una flessione così marcata della redditività.
Anche il risultato operativo EBIT è tornato nelle cifre rosse, passando da un utile di 2 milioni nel 2014 a una perdita netta di 51 milioni l'anno. Stesso trend per l'EBITDA: l'utile prima della deduzione di interessi, imposte, ammortamenti e ammortamento dell'avviamento è sceso da 41 milioni di franchi a un -9 milioni.
ATS/M.Ang.