Credit Suisse chiuderà entro la fine di febbraio 14 delle sue 109 filiali svizzere. Altre due saranno trasformate in sedi di consulenza. Lo ha indicato un portavoce della banca all'agenzia finanziaria Awp, confermando quanto pubblicato dal portale Finews. Non sono state indicate le località toccate. L'istituto garantisce però che resterà presente in tutte le regioni del Paese.
"Questa decisione è dovuta principalmente alle mutate abitudini dei nostri clienti, che utilizzano sempre più spesso i nostri servizi mobili e internet", ha dichiarato martedì un portavoce del Credit Suisse all'AWP.
I dipendenti interessati dalle chiusure saranno aiutati a trovare "nuove opportunità all'interno del Credit Suisse". È disponibile anche un piano sociale.
Due settimane fa la seconda banca elvetica aveva annunciato una perdita trimestrale di 4 miliardi di franchi e la cancellazione di 9'000 impieghi entro il 2025, di cui 2'700 prima della fine di quest'anno. Nella Confederazione dovrebbero sparire circa 2'000 degli attuali 14'000 posti di lavoro, di cui 500 già nel 2022. Con queste operazioni Credit Suisse intende ridurre i propri costi del 15%, ovvero di 2,5 miliardi di franchi, al fine di ridurre i costi operativi a circa 14,5 miliardi di franchi sempre entro il 2025.
Notiziario 14.00 del 09.11.2022
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