Gli USA trattano con i talebani

Dopo anni di conflitto armato, gli Stati Uniti e i talebani attivi in Afghanistan potrebbero diventare "alleati".

Saranno infatti avviati la prossima settimana a Doha, in Qatar, i colloqui diretti per i negoziati di pace tra i due ormai storici nemici. Lo annunciano funzionari statunitensi: "E' il primo passo di una strada lunga ed accidentata", poiché "il livello di fiducia [dei talebani nei confronti degli americani] è estremamente basso e quindi non sarà facile".

I talebani "si impegneranno a non attaccare Stati vicini e a sostenere il processo di pace nel proprio Paese". Gli USA, inoltre, insisteranno perché siano rotti tutti i rapporti che i terroristi attivi nel Paese musulmano intrattengono con al Qaida.

Tra il 1996 e il 2001 l'Afghanistan vive sotto i talebani, fautori di un regime del terrore, caratterizzato da fanatismo sanguinario e miseria. Nel paese sono ospitati i campi di addestramento dell’Al Qaida di Bin Laden.

Dopo gli attentati dell’11 settembre 2001, gli Stati Uniti chiedono, infruttuosamente, che il paese consegni loro Bin Laden. Il 7 ottobre attaccano l’Afghanistan. A dicembre la guerra è finita ed i talebani sono sconfitti. In seguito l’ONU autorizza la missione Isaf (NATO e altri paesi) per pacificare il paese. I talebani si riorganizzano allora nelle regioni montuose del sud-est ed avviano una guerriglia contro le forze americane e la NATO.

Un colpo duro per il gruppo giunge il 2 maggio 2011, quando il leader di Al Qaida è abbattuto dalle forze speciali statunitensi. Nel luglio dello stesso anno gli USA iniziano a lasciare il paese e il presidente Obama annuncia il ritiro completo alla fine del 2014.