La Banca centrale europea (BCE), per rilanciare l'inflazione e rafforzare la crescita dell'Eurozona, ha deciso di rafforzare il programma di politica monetaria espansiva, il famoso quantitative easing: gli acquisti di titoli di Stato, previsti inizialmente fino a settembre 2016, andranno avanti "fino a marzo 2017 o comunque finché necessario", ha spiegato oggi giovedì presidente Mario Draghi, che con questa mossa mira ad ampliare la quantità di moneta in circolazione per stimolare l'economia.
La BCE, senza sorprendere i mercati, ha deciso di tagliare il tasso di interesse sui depositi di 10 punti base, dal -0,2 al -0,3%, "con effetto dal 9 dicembre 2015". Una mossa attesa, che a causa dell’interesse negativo si traduce in un maggior onere per gli istituti di credito.
I tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali e sulle operazioni di rifinanziamento marginale rimangono invece invariati rispettivamente allo 0,05% e allo 0,30%.
Le stime di inflazione a medio termine portano la previsione per il 2016 a 1% da 1,1% di tre mesi fa e quella per il 2017 a 1,6% da 1,7%. Aumentano anche le stime di crescita per l’Eurozona: la previsione del PIL per il 2015 passa dall’1,4% all’1,5%. Per il 2016 la stima è invariata (1,75), per il 2017 sale a 1,9% da 1,8%.
ANSA/AFP/ludoC
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