La FED non dà seguito ai ripetuti appelli del presidente statunitense Donald Trump di abbassare i tassi, che restano quindi invariati: il costo del denaro è fermo in una forchetta fra il 4,25% e il 4,5%, al quale si trova dallo scorso dicembre. La Banca centrale degli Stati Uniti lo ha reso noto mercoledì.
L’incertezza sul futuro sviluppo dell’economia resta elevata, ha dichiarato. La decisione è in linea con le aspettative della maggior parte degli analisti. Dopo la pandemia, i tassi d’interesse negli Stati Uniti sono aumentati bruscamente per fronteggiare l’alta inflazione. Da allora ci sono stati due tagli nel 2024, ma nessuno quest’anno.
La FED prevede per quest’anno una crescita inferiore, pari all’1,4%. Nella precedente previsione di marzo, aveva già rivisto al ribasso le aspettative economiche, portandole al +1,7%. La Banca centrale prevede inoltre un tasso d’inflazione più elevato, del 3%. A marzo si parlava ancora del 2,7%.
“L’economia è in una posizione solida”, ha detto il presidente FED Jerome Powell, assicurando l’impegno della Banca centrale a perseguire il raggiungimento dei suoi due obiettivi, quelli della stabilità dei prezzi e della massima occupazione. Gli effetti dei “cambi nelle politiche commerciali e di bilancio restano incerti” e la politica monetaria della FED resta “ben posizionata” per attendere ulteriori informazioni prima di decidere le prossime mosse, ha aggiunto.

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Notiziario 18.06.2025, 21:00
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