I prezzi alla produzione e all’importazione sono aumentati lievemente su base mensile in Svizzera in ottobre, a fronte del leggero calo di settembre. Nel decimo mese del 2023 il relativo indice calcolato dall’Ufficio federale di statistica (UST) si è attestato a 108,8 punti, con una progressione mensile dello 0,2%. In confronto allo stesso periodo del 2022 si registra invece una flessione dello 0,9%.
Nel dettaglio, per quanto riguarda il dato sui soli prezzi alla produzione - che mostra l’evoluzione dei prodotti indigeni - in ottobre si è assistito a un incremento dello 0,1% (mese) e dello 0,8% (anno), con un indice a 107,4 punti. Nel confronto con settembre sono diventati più cari i prodotti petroliferi, gli elementi elettronici e orologi, mentre più a buon mercato sono risultati apparecchiature elettriche, elementi d’acciaio e metalli leggeri.
Il secondo sottoindice, quello dei prezzi all’importazione, presenta una progressione mensile dello 0,4% e un decremento annuo del 4,1%, con un indice a 112,0. Si è dovuto pagare di più - nel paragone mensile - per petrolio greggio e gas naturale; prezzi in flessione sono per contro stati riscontrati per i prodotti informatici, elettronici e ottici, per le macchine, per i prodotti metallici e per le apparecchiature elettriche.
L’indice dei prezzi alla produzione e all’importazione è un indicatore congiunturale che riflette l’andamento dell’offerta e della domanda sui mercati dei beni, spiegavano tempo fa gli specialisti dell’UST di Neuchâtel.