Un accordo all’ultimo minuto tra il centro di Renaissance e la destra dei Républicans sancisce la vittoria dell’uscente presidente del parlamento francese Yaël Braun-Pivet, che con 220 voti la spunta al terzo turno rimanendo alla testa dell’Assemblea nazionale.
La vittoria ha destato l’indignazione dei contendenti. André Chassaigne, esponente del Nouveau Front Populaire, ha definito l’elezione “rubata”, nata da “un’alleanza contro natura”. Il comunista si era mostrato come il favorito al primo turno, dove aveva riscosso 200 preferenze, contro le 124 di Pivet.
Anche il volto del Rassemblement National, Sébastien Chenu ha denunciato il voto: “Una vittoria degli imbrogli” ha scritto su X.
L’espediente odierno potrebbe essere riproposto nelle prossime settimane per trovare un accordo sulla prossima coalizione di governo, attualmente bloccata dall’esito eccezionale delle ultime elezioni legislative.
Il sistema elettorale francese, a due turni, è pensato per produrre una maggioranza assoluta. Al termine delle ultime legislative il governo si è tuttavia paralizzato su tre blocchi quasi equamente rappresentati, sbarrando la strada ad una naturale elezione del premier.
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Notiziario 18.07.2024, 21:00