I disagi nei cieli americani si aggravano mentre a Washington il Senato lavora anche nel fine settimana per cercare un accordo che metta fine allo shutdown, il blocco dell’amministrazione federale giunto al suo 39esimo giorno, il più lungo nella storia del Paese.
Nei 40 aeroporti principali sono comparsi annunci di ritardi e cancellazioni: nella sola giornata di ieri, venerdì, oltre mille voli sono stati annullati. La Federal Aviation Administration (FAA) ha disposto una riduzione del traffico aereo del 4%, che salirà al 10% entro venerdì, per garantire la sicurezza dopo settimane di stipendi bloccati per i controllori di volo. Sempre più numerosi gli impiegati che rinunciano a lavorare senza retribuzione.
“Stiamo cercando di alleviare la pressione sul sistema”, ha dichiarato il segretario ai trasporti Sean Duffy, aggiungendo che “la soluzione è semplice: riaprire il governo e pagare i nostri controllori di volo”.
Intanto, sul fronte politico, i democratici chiedono concessioni in materia di sanità per assicurare i 60 voti necessari a superare l’impasse, mentre il presidente Donald Trump esorta i repubblicani ad abolire la maggioranza qualificata e approvare la legge con la sola maggioranza semplice.
Al centro del confronto resta l’estensione dei crediti fiscali dell’Affordable Care Act, la legge sulla riforma sanitaria voluta da Barack Obama. Fino a quando non sarà trovata un’intesa, la paralisi amministrativa continuerà a pesare su milioni di cittadini, tra lavoratori pubblici senza stipendio, ritardi nei sussidi alimentari e viaggiatori bloccati negli aeroporti di tutto il Paese.
USA: il Senato cerca un accordo per sbloccare lo shutdown... e i voli
Dopo 39 giorni di paralisi federale, i senatori lavorano anche nel fine settimana - Ridotti i voli: oltre mille cancellazioni negli aeroporti del Paese

Centinaia di voli cancellati negli USA
Telegiornale 08.11.2025, 12:30





