Giappone: l’esercito contro gli orsi

Le autorità giapponesi scendono in campo contro un nemico decisamente fuori dal comune: l’orso. Che è diventato portagonista di attacchi, soprattutto in due province del nord di Honshu, l’isola più grande dell’arcipelago. Così dopo aver autorizzato la polizia ad usare i fucili contro i plantigradi, ora è stato mobilitato anche l’esercito.

Il bilancio degli attacchi di orsi nella regione ha raggiunto i 13 morti e 100 feriti negli ultimi sei mesi, durante i quali il numero di avvistamenti ha raggiunto un livello da primato superando i 20’800. Malgrado l’abbattimenti di oltre 1’000 esemplari, le autorità hanno deciso di intensificare la lotta al plantigrado.

Trappole e spray repellenti per orsi sono più sufficienti, mentre i cacciatori spono sempre meno e sempre più anziani. Per fronteggiare gli attacchi nelle aree urbane il governo giapponese ha modificato le proprie linee guida: a partire da giovedì prossimo 13 novembre la polizia potrà usare i fuicili contro gli animali. Finora l’impiego di armi da fuoco da parte delle forze dell’ordine era consentito solo in casi estremi, come dirottamenti o attentati terroristici. A dar man forte alla polizia interverrà anche l’esercito, a cui tuttavia la legge non permette di usare le armi bensì unicamnete di prestare assistenza logistica. Le autorità locali stanno anche valutando contromisure più tecnologiche, come telecamere di sorveglianza dotate di intelligenza artificiale e sistemi di allerta basati su droni.

Secondo gli esperti gli orsi si avvicinano sempre più ai centri abitati a causa della mancanza di cibo. Le specie di orsi giapponesi sono due:l’orso nero asiatico con un peso fino a 130 chili e l’orso bruno che può superare i 400 chili.