GUERRA IN MEDIO ORIENTE

Gaza: Trump preme per tregua, palestinesi scettici

Terminata senza decisioni la riunione del gabinetto di sicurezza israeliano - Netanyahu: prima liberate gli ostaggi

  • Oggi, 06:27
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Notiziario 29.06.2025, 23:00

  • Keystone
Di: AP/RSI News 

E’ terminata senza una decisione e aggiornata ad oggi una riunione del gabinetto ristretto del governo israeliano tenutasi ieri sera (sabato) e che doveva esaminare le ultime proposte per una tregua a Gaza.

Ron Dermer, consigliere diplomatico di Benjamin Netanyahu, è atteso a Washington questa settimana per discussioni, ed è probabile che il premier israeliano stesso si rechi da Donald Trump nei prossimi giorni.

Ieri il presidente Trump ha reiterato sui social media la sua richiesta di una tregua che, a suo giudizio, è ad un passo dall’essere raggiunta

Intanto i raid si intensificano con un ultimo bilancio di 85 morti in 24 ore, oltre 56.500 vittime dal 7 ottobre 2023, secondo il ministero della sanità della striscia, controllato da Hamas.

Secondo Hamas, Netanyahu pone condizioni impossibili, ma il gruppo ha comunque accolto uno sforzo di mediazione offerto dall’intelligence turca e che si focalizza in primo luogo sulla crisi umanitaria.

La crisi degli aiuti umanitari a Siviglia

La disastrosa situazione di Gaza sarà uno dei temi alla conferenza dell’ONU sul futuro degli aiuti allo sviluppo che si apre oggi a Siviglia, in Spagna, volta a raccogliere nuovo sostegno un settore messo pesantemente in crisi dai tagli ai finanziamenti intrapresi dagli Stati Uniti

Saranno presenti almeno 50 leader mondiali, tra cui il presidente francese Emmanuel Macron, il keniota William Ruto, la presidente dell’Ue Ursula von der Leyen e il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres. Non è prevista invece una presenza degli Stati Uniti, attori chiave del settore, che stanno snobbando i più grandi colloqui di questo tipo degli ultimi dieci anni, sottolineando l’erosione della cooperazione internazionale nella lotta alla fame, alle malattie e al cambiamento climatico.

Il papa: no alla fame come arma di guerra

“Oggi assistiamo, sgomenti, all’uso iniquo della fame come arma di guerra. Affamare una popolazione è un modo molto economico per fare la guerra”. Lo afferma Papa Leone XIV in un messaggio alla Fao sottolineando che “in questi tipi di conflitti, i primi obiettivi militari diventano le reti di approvvigionamento idrico e le vie di comunicazione”.

“E’ tempo che il mondo adotti limiti chiari, riconoscibili e concordati per punire questi abusi e perseguire i responsabili e gli autori. Rinviare la soluzione a questa situazione devastante non aiuterà; al contrario, l’angoscia e le difficoltà dei bisognosi continueranno ad accumularsi”

BBC si scusa per frasi antisemite durante live di Glastonbury

La BBC ha ammesso che avrebbe dovuto interrompere la diretta dell’esibizione del gruppo rap Bob Vylan durante il festival di Glastonbury quando gli artisti hanno cominciato ad intonare “morte all’IDF” (le forze armate israeliane). La questione ha fatto molta polemica nel Regno Unito, con la protesta dell’ambasciata israeliana a Londra e la costernazione del governo.

A Glastonbury ci sono state, tra gli artisti e nel pubblico, molte affermazioni di solidarietà al popolo palestinese e slogan contro il governo israleliano e l’atteggiamento del governo britannico nella crisi mediorientale.

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