L’incendio che ha devastato le torri residenziali di Wang Fuk Court di Tai Po a Hong Kong, oggi, giovedì, è ancora parzialmente attivo, a 20 ore dalla prima segnalazione alla polizia. E con il passare delle ore il bilancio si aggrava sempre di più.
Infatti il bilancio provvisorio parla di almeno 55 morti, di oltre 270 dispersi e di parecchie decine di feriti di cui poco meno di una cinquantina in gravi condizioni in uno dei peggiori incendi che abbia mai colpito Hong Kong, alimentato contro ogni previsione dalla rete metallica verde e dalle impalcature di bambù che circondano ogni edificio del complesso residenziale, nell’ambito dei lavori di ristrutturazione.
Il governatore dell’ex colonia britannica, John Lee, ha confermato nelle prime ore del mattino di oggi che le fiamme sono “sotto controllo grazie all’instancabile impegno dei vigili del fuoco” ma che l’incendio non è ancora del tutto spento.
Lee, in briefing con i media, ha detto che dall’esterno, tre edifici non mostravano più fiamme visibili, mentre in altri quattro sono state rilevate “sporadiche macchie di fuoco”, assicurando che il Governo cittadino mobiliterà “tutte le risorse per supportare pienamente le operazioni di soccorso”.
Le disposizioni date a unità e dipartimenti è “di svolgere un lavoro completo”, tra cui lo spegnimento completo dell’incendio, il salvataggio dei residenti intrappolati, la cura dei feriti, l’assistenza e il supporto emotivo alle famiglie, e la conduzione di un’indagine completa sull’incidente, ha proseguito Lee, nel resoconto dei media locali. Da parte sua Eileen Chung, sovrintendente della polizia di Hong Kong, aveva dichiarato che tre uomini dell’impresa edile responsabile della ristrutturazione dei condomini sono stati arrestati con l’accusa di omicidio colposo in relazione all’incendio.

Hong Kong, devastante incendio provoca diverse vittime
Telegiornale 26.11.2025, 20:00



