L’Iran attacca Israele

Ospiti: il giornalista Nello del Gatto da Gerusalemme e l’esperto militare Mauro Gilli.

Dopo l’escalation tra Israele e Iran, i pezzi del petrolio sono saliti e il mercato azionario è crollato, provocando afflussi verso beni rifugio come l’oro e il dollaro.

L’Iran è uno dei maggiori produttori mondiali di petrolio, anche se le sanzioni dei Paesi occidentali ne hanno limitato le vendite. L’eventuale scoppio di una guerra più ampia potrebbe rallentare il flusso di petrolio iraniano verso i suoi clienti e far aumentare il prezzo del greggio e della benzina per tutti i cittadini del mondo.

Gli attacchi israeliani hanno causato finora 78 morti e oltre 320 feriti, ha indicato l’ambasciatore iraniano Amir Saeid Iravani durante una riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza.

“Condanniamo con forza e inequivocabilmente questi attacchi barbari e criminali. Una serie di omicidi mirati contro alti ufficiali militari, scienziati nucleari e civili innocenti. Ad oggi, 78 persone, tra cui alti ufficiali militari, sono state martirizzate e più di 320 altre sono state ferite, la stragrande maggioranza delle quali civili, tra cui donne e bambini”, ha dichiarato.

“L’Iran risponderà in maniera decisa e proporzionata agli attacchi” di Israele, ha proseguito. “Non è una minaccia, ma una conseguenza ad un attacco non provocato. Nessun aggressore deve poter agire con impunità”.

Le difese aeree della capitale iraniana Teheran sono state attivate per intercettare nuovi attacchi israeliani, ha riferito il media statale IRNA.

“Il livello di attività radioattiva dopo l’attacco di Israele ai siti nucleari iraniani è rimasto invariato e si attesta su livelli normali, indicando l’assenza di impatto radiologico esterno sulla popolazione o sull’ambiente”, ma ha prodotto una “contaminazione radiologica e chimica all’interno degli impianti”. A dirlo è Rafael Grossi, direttore dell’AIEA, al Consiglio di Sicurezza Onu, riferendo che l’Iran ha confermato che i siti di Fordo ed Isfahan sono stati colpiti.

“Il livello di radioattività è rimasto invariato e su livelli normali ma la contaminazione è gestibile prendendo misure adeguate”, ha aggiunto.

Almeno 41 persone sono rimaste ferite, 2 delle quali versano in condizioni critiche, in Israele come conseguenza della pioggia di missili che si è abbattuta dall’Iran.

Altre quattro sono in condizioni di moderata gravità e 33 sono feriti lievemente. I feriti, scrive il portale Ynet, sono stati ricoverati negli ospedali Beilinson, Ichilov e Sheba.

Lo spazio aereo dell’Iran rimarrà chiuso per tutta la giornata di sabato, dopo gli attacchi israeliani, secondo quanto comunicano i media statali.

“L’organizzazione dell’aviazione civile ha annunciato che lo spazio aereo del Paese resterà chiuso fino a domani”, ha dichiarato l’agenzia ufficiale Irna.

L’Iran ha informato l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA) che i siti nucleari di Fordo e Isfahan, nel centro del Paese, sono stati colpiti da attacchi israeliani, ma che i danni minimi, ha indicato un portavoce.

“Le autorità iraniane ci hanno informato di attacchi ad altre due strutture, il sito di arricchimento dell’uranio di Fordo e Isfahan, dove si trova un impianto di conversione”, ha dichiarato Rafael Grossi in un discorso video al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

L’esercito americano sta aiutando a intercettare i missili che l’Iran ha sparato per rappresaglia contro Israele, secondo quanto dichiarato da un funzionario statunitense.

Gli Stati Uniti hanno spostato i mezzi più vicini a Israele per assistere nelle intercettazioni dei missili e per proteggere meglio le basi americane nella regione.

Sebbene il funzionario non abbia specificato in che modo gli Stati Uniti abbiano fornito assistenza, sia gli aerei da combattimento della U.S. Air Force che le difese missilistiche basate su cacciatorpediniere hanno intercettato i missili in precedenti attacchi.

Il funzionario ha parlato a condizione di anonimato per discutere delle operazioni in corso.

L’esercito ha comunicato alla popolazione che si possono lasciare i rifugi, con la raccomandazione di restare nelle vicinanze.

“L’Iran ha oltrepassato il limite, osando lanciare missili contro centri abitati civili in Israele. Continueremo a proteggere i cittadini israeliani e a garantire che il regime degli ayatollah paghi un prezzo molto alto per le sue azioni criminali”, ha affermato il ministro della Difesa israeliano Israel Katz.

L’esercito israeliano (Idf) rende noto che, dopo il primo attacco che ha provocato una gigantesca colonna di fumo e fatto tremare i vetri dei palazzi dall’esplosione, l’Iran ha lanciato un’altra ondata di missili verso Israele.

I soccorritori israeliani del Magen David Adom hanno riferito che ci sono diversi feriti lievi a Tel Aviv e dintorni, aggiungendo che sono stati riportati 7 diversi “siti di impatto” dopo il lancio di missili dall’Iran. Lo riferisce Times of Israel. Alcune edifici hanno subito danni, aggiunge la polizia.

L’Iran afferma di aver abbattuto due aerei militari israeliani e di aver catturato la pilota di uno dei jet.

L’esercito israeliano ha fatto sapere che l’Iran ha lanciato almeno 100 missili verso Israele. A Tel Aviv si sono uditi forti boati.

Le sirene antiaeree stanno suonando in varie zone di Israele e la popolazione è stata invitata a mettersi al riparo.

Secondo il presidente statunitense Donald Trump, l’attacco di Israele potrebbe contribuire agli sforzi americani per raggiungere un accordo sul nucleare con l’Iran.

A chi gli chiedeva se ritenesse che l’attacco mettesse a repentaglio gli sforzi americani, Trump ha detto: “Non penso, forse il contrario. Forse ora negozieranno seriamente”.

Al momento gli Stati Uniti non hanno piani che prevedono di evacuare o aiutare gli americani che si trovano in Israele a partire.

Il presidente francese Emmanuel Macron ha dichiarato che la Francia parteciperà alla difesa di Israele in caso di attacco iraniano al Paese, ma ha aggiunto che il sostegno della Francia a Israele non è incondizionato o senza limiti.

Macron ha escluso la partecipazione della Francia agli attacchi effettuati da Israele contro l’Iran.

Una “enorme esplosione” è stata udita a Isfahan, grande città nel centro dell’Iran. Lo scrivono i media di Teheran. Isfahan e la sua provincia ospitano vari istituti di ricerca e impianti nucleari. L’esercito israeliano ha indicato di aver colpito un sito nucleare.

L’agenzia di stampa iraniana Fars riferisce di due forti esplosioni udite nei pressi del sito nucleare di Fordo.

Le difese aeree iraniane avrebbero abbattuto un drone nelle vicinanze dello stesso impianto.

È stata riportata anche una forte esplosione nella città di Esfahan.

Sempre secondo i media iraniani, la difesa aerea è stata attivata nel centro di Teheran.

Le autorità statunitensi hanno consigliato ai loro cittadini di non recarsi in Iran per nessun motivo e chiesto a coloro che vi si trovano di lasciare il Paese o, nel caso non possano, di mettersi al riparo.

Invocata dall’Iran, attaccato da Israele, e formalmente richiesta dalla Russia con il sostegno della Cina, la riunione del Consiglio di sicurezza dell’ONU è in programma già per questa sera alle 21 ora svizzera, le 15 a New York.

Israele ha annunciato lo schieramento di riservisti in tutte le aree del Paese. Lo Stato ebraico, ha detto il premier Netanyahu, prevede di dover far fronte a “diverse ondate di attacchi iraniani”

L’ambasciatrice svizzera a Teheran è stata convocata dall’Iran, in quanto la Confederazione rappresenta gli interessi degli Stati Uniti in assenza di relazioni diplomatiche. Stati Uniti che sono alleati con Israele.

“Durante l’incontro, la Repubblica Islamica dell’Iran ha espresso la sua profonda indignazione e la sua forte protesta per l’aggressione di Israele e per il sostegno che riceve dagli Stati Uniti”, ha dichiarato l’agenzia di stampa ufficiale Irna.

L’AIEA ha convocato per lunedì una riunione straordinaria su richiesta di Teheran, in seguito ai raid israeliani sugli impianti nucleari iraniani. Lo riferiscono fonti diplomatiche, aggiungendo che la riunione è in programma alle 10 nel quartier generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica a Vienna.

L’Iraq ha accusato Israele di aver utilizzato il suo spazio aereo per condurre l’attacco contro l’Iran.

Un bilancio ufficiale complessivo dell’attacco all’Iran non c’è, i media parlano di 78 morti e 329 feriti nella sola provincia della capitale Teheran. Le vittime civili sono numerose.

Il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) sconsiglia in generale di recarsi in Israele. Oggi ha modificato i suggerimenti di viaggio in seguito all’attacco di Israele all’Iran.

Oggi il governo israeliano ha dichiarato lo stato di emergenza a causa dell’escalation del conflitto con l’Iran. Lo spazio aereo e gli aeroporti quindi potrebbero essere chiusi in qualsiasi momento, precisa il DFAE. L’evoluzione della situazione è incerta in tutto il paese, aggiunge il Dipartimento.

Il ministero degli Esteri israeliano ha dato nuove istruzioni alle ambasciate israeliane in tutto il mondo alla luce degli attacchi militari contro l’Iran.

“Le missioni israeliane in tutto il mondo saranno chiuse e i servizi consolari non saranno forniti”, ha informato il ministero in una nota.

Il ministero ha consigliato inoltre a tutti gli israeliani all’estero di compilare un questionario per aggiornarlo sulla propria posizione e situazione.

Swiss ha deciso di interrompere i voli verso Tel Aviv fino alla fine di ottobre, dopo gli attacchi israeliani all’Iran. I voli per Beirut sono già temporaneamente cancellati e lo spazio aereo interessato viene evitato. La compagnia aerea madre Lufthansa ha sospeso i voli per Tel Aviv solo fino al 31 luglio. Ma per motivi di pianificazione per i passeggeri e l’equipaggio, Swiss ha deciso di non offrire questa rotta nell’orario estivo. I passeggeri interessati saranno informati attivamente. Potranno cambiare gratuitamente la loro prenotazione o farsi rimborsare il prezzo del biglietto. Dato che Swiss aggirerà lo spazio aereo dei paesi interessati nella regione fino a nuovo avviso, gli orari dei voli verso l’Asia saranno prolungati fino a 30 minuti a seconda della destinazione.

Volo interrotto sopra l’Iran

La scorsa notte un aereo di Swiss ha dovuto interrompere il volo per Singapore a causa degli attacchi israeliani. Il velivolo era già entrato brevemente nello spazio aereo iraniano prima di essere respinto dalle autorità, ha dichiarato un portavoce a Keystone-ATS, confermando una notizia riportata dal portale blick.ch. L’equipaggio ha deciso per precauzione di rientrare in Svizzera attraverso lo spazio aereo dell’Azerbaigian e dell’Armenia.

Il presidente iraniano Massoud Pezeshkian ha affermato che il suo Paese farà rimpiangere a Israele l’attacco di oggi, diretto contro siti nucleari ma anche obiettivi civili.

Nel confermare che è stato attaccato l’impianto di Natanz, dove Israele afferma di aver causato danni anche alle strutture per l’arricchimento di uranio, protette perché sotterranee, il numero dell’AIEA Rafael Grossi ha ribadito che “gli impianti nucleari non devono mai essere oggetto di attacchi militari, che possono avere conseguenze - come il rilascio di radioattività - che vanno al di là dei confini dello Stato attaccato”.

“C’è già stata grande morte e distruzione - prosegue il presidente americano - ma c’è ancora tempo per porre fine a questo massacro, con i prossimi attacchi già pianificati che saranno ancora più brutali. L’Iran deve raggiungere un accordo, prima che non rimanga nulla, e salvare quello che un tempo era conosciuto come l’Impero iraniano”. “Ho dato all’Iran una possibilità dopo l’altra per raggiungere un accordo”, prosegue il post di Trump

Hezbollah, colpito ripetutamente anche nei suoi vertici da Israele in Libano dal 2023, ha fatto sapere che non intende colpire lo Stato ebraico in reazione all’attacco israeliano sull’Iran.

L’esercito israeliano ha lanciato un’altra ondata di attacchi in Iran. Secondo quanto si apprende da fonti militari, l’aeronautica ha distrutto l’aeroporto di Tabriz, in Iran nord-occidentale.

Hossein Salami, comandante dei Guardiani della Rivoluzione iraniana, è stato ucciso venerdì in un attacco israeliano a Teheran. Figura chiave del regime, era noto per la sua retorica infuocata contro Israele e l’Occidente, e per la sua vicinanza alla Guida Suprema, Ali Khamenei.

Nato nel 1960, veterano della guerra Iran-Iraq, Salami ha trascorso l’intera carriera nei Guardiani, guidandone l’aviazione e poi l’intera organizzazione dal 2019. Era membro del Consiglio supremo di sicurezza nazionale, con accesso diretto alle decisioni strategiche del Paese.

Celebre per frasi provocatorie come “Apriremo le porte dell’inferno”, Salami era anche sotto sanzioni USA. Aveva ordinato l’attacco iraniano con droni e missili contro Israele nell’aprile 2024, il primo diretto dalla Repubblica islamica.

La missione iraniana presso le Nazioni Unite ha chiesto che il Consiglio di Sicurezza dell’ONU si riunisca con urgenza dopo gli attacchi di Israele contro i siti nucleari in Iran e l’uccisione di funzionari di alto profilo della Repubblica islamica, oltre che scienziati nucleari. Per il Ministero degli esteri iraniani, quella israeliana è una “dichiarazione di guerra”.

Israele ha revocato l’ordine per i cittadini di restare vicino ai rifugi dopo che l’Iran ha lanciato oltre 100 droni e missili in risposta all’attacco di questa notte. Secondo fonti militari, tutti i droni sarebbero stati intercettati senza causare danni significativi.

Le forze armate iraniane hanno dichiarato venerdì che la loro risposta a Israele “non avrà limiti”, dopo gli attacchi che hanno colpito la capitale Teheran e altre città del Paese, oltre ad alcuni siti nucleari.

La tensione tra i due Paesi raggiunge così un nuovo livello critico, alimentando i timori di un’escalation su scala regionale.

L’ONU ha esortato entrambe le parti a esercitare la “massima moderazione”, mentre l’Oman, mediatore tra Washington e Teheran, ha condannato una “pericolosa escalation”. L’Arabia Saudita, attore regionale di primo piano, ha denunciato le recenti “aggressioni” definendole una “palese violazione del diritto internazionale”.

Nel frattempo, il movimento palestinese Hamas, attualmente in guerra con Israele nella Striscia di Gaza, ha avvertito che l’attacco israeliano potrebbe “destabilizzare l’intera regione”

L’attacco israeliano contro il sito di arricchimento dell’uranio di Natanz, situato nel centro dell’Iran, non ha provocato alcuna “contaminazione nucleare”, secondo quanto riportato venerdì da un media statale iraniano.

“L’attacco a Natanz non ha causato contaminazione nucleare fino ad ora”, ha dichiarato l’agenzia di stampa ufficiale IRNA, citando un funzionario della polizia della provincia di Isfahan. È stato inoltre confermato che l’attacco non ha provocato vittime.

Anche l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA) ha riferito in precedenza che non è stato rilevato alcun aumento dei livelli di radiazione nel sito.

Secondo l’agenzia Tasmin, almeno sei scienziati connessi al programma nucleare iraniano sono stati uccisi nell’attacco.

Il consigliere politico del leader iraniano Ali Khamenei, Ali Shamkhani, è morto in seguito alle gravi ferite riportate durante l’attacco israeliano: lo riporta il sito web Iran International citato dal sito di notizie israeliano Ynet. Al momento dell’attacco Shamkhani si trovava nella sua abitazione.

Si allunga la lista delle compagnie aeree che sospendono i loro voli nella regione. Chiusi gli spazi aerei di Israele, Iran e Iraq, vettori come Lufthansa, Aeroflor, Qatar Airways hanno annunciato la cancellazione dei voli su Teheran e modifiche alle loro rotte. Le israeliane Arkia ed El Al hanno annunciato il trasferimento all’estero della loro flotta.

Gli attacchi israeliani sull’Iran hanno fatto impennare il prezzo del petrolio sui mercati internazionali. Il Brent alle 8 del mattino valeva 74,40 dollari al barile (+7,27%) e il West Texas Intermediate statunitense 73,29% (+7,72%). Gli ultimi incrementi di questa portata si erano registrati all’inizio della guerra in Ucraina nel 2022.

L’esercito israeliano ha iniziato a intercettare droni iraniani al di fuori del territorio israeliano, ha dichiarato venerdì mattina un responsabile militare israeliano, dopo l’ondata di attacchi aerei lanciati da Israele contro l’Iran.

I mercati finanziari svizzeri potrebbero risentire dell’attacco condotto da Israele contro impianti nucleari in Iran. Le borse asiatiche, come quelle di Tokyo e Hong Kong, hanno già mostrato segni di debolezza. Anche i future statunitensi indicano una possibile apertura negativa a Wall Street.

In Svizzera, secondo le previsioni lo Swiss Market Index (SMI) potrebbe aprire in calo dell’1,2%.

Al contrario, le cosiddette “valute rifugio” come il franco svizzero stanno beneficiando di una forte domanda. Il dollaro è sceso brevemente prima di risalire intorno alle 7:45. Anche l’euro ha perso terreno sia rispetto al franco che al dollaro.

Il primo ministro britannico, Keir Starmer, ha esortato “tutte le parti a fare un passo indietro e a ridurre urgentemente le tensioni: la stabilità in Medio Oriente deve essere la priorità e stiamo coinvolgendo i partner per ridurre l’escalation. Ora è il momento della moderazione, della calma e di tornare alla diplomazia”, ha sottolineato in una dichiarazione riportata dai media GB.

In un’intervista a Fox News, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha rivelato di essere stato informato in anticipo del raid israeliano contro l’Iran, precisando però che Washington non ha avuto alcun ruolo diretto nell’operazione

Trump ha ribadito la sua linea dura nei confronti di Teheran: “L’Iran non può avere una bomba nucleare. Speriamo di tornare al tavolo delle trattative. Vedremo”

Nel frattempo, gli Stati Uniti hanno rafforzato le misure di sicurezza per proteggere i circa 40’000 soldati americani presenti in Medio Oriente, schierando sistemi di difesa aerea in diverse basi della regione

L’attacco israeliano colpisce l’Iran nella provincia di Kermanshah, dove sono presenti numerose basi missilistiche puntate verso Israele.

La televisione di stato iraniana ha riferito che Hossein Salami, il capo del corpo d’élite delle Guardie Rivoluzionarie, è stato ucciso così come il capo di stato maggiore dell’esercito Mohamamd Bagheri.

Secondo quanto riferito dall’esercito israeliano, l’Iran ha inviato nelle ultime ore più di 100 droni in direzione di Israele. I sistemi di difesa aerea e le forze militari stanno lavorando intensamente per intercettarli, ha dichiarato il portavoce militare Effie Defrin.

L’esercito israeliano prevede che gli oltre cento droni lanciati dall’Iran verso Israele arriveranno tra circa tre-cinque ore.

La compagnia aerea svizzera Swiss ha annunciato sul suo sito web che tutti i voli da e per Tel Aviv saranno sospesi fino al 22 giugno. I passeggeri interessati saranno avvisati e prenotati su altri voli, se disponibili.

Il Ministero dei Trasporti ha annunciato che lo spazio aereo dello Stato di Israele è stato chiuso a decolli e atterraggi sono sospesi fino a nuovo avviso. La televisione di Stato iraniana ha confermato che anche lo spazio aereo dell’Iran è stato chiuso “fino a nuovo ordine”. Anche L’Iraq ha chiuso il proprio spazio aereo dopo l’attacco israeliano in Iran, sospendendo i voli in tutti gli aeroporti del Paese.

Trump ha convocato per oggi una riunione del Consiglio per la Sicurezza Nazionale. Ieri aveva affermato che un attacco israeliano contro l’Iran “potrebbe benissimo verificarsi” ma aveva ribadito la sua speranza in una soluzione pacifica grazie ai negoziati, che dovevano proseguire domenica.

L’esercito israeliano ha attaccato almeno sei basi militari intorno a Teheran, incluso il sito di Parchin, un complesso legato alla produzione missilistica sospettato in passato di essere coinvolto in test nucleari. Lo riferisce il New York Times.

“La risposta è un diritto legale e legittimo dell’Iran e le forze armate iraniane difenderanno il Paese con tutta la loro potenza e a modo loro”. Lo sottolinea il ministero degli Esteri iraniano in una dichiarazione, sottolineando che quella di Israele è stata “una chiara aggressione all’integrità territoriale e alla sovranità nazionale dell’Iran: Israele ha violato la Carta delle Nazioni Unite”.

“Abbiamo appena portato a termine un colpo d’apertura molto riuscito e, con l’aiuto di Dio, otterremo moltissimi risultati”. Lo afferma il premier israeliano Benyamin Netanyahu in un video rilasciato dal suo ufficio. Accanto a Netanyahu, il ministro della Difesa Israel Katz e quello degli Affari strategici Ron Dermer.

L’aereo di Netanyahu si è alzato in volo durante i raid in Iran.

“L’Agenzia internazionale per l’Energia Atomica sta monitorando attentamente la situazione profondamente preoccupante in Iran. L’agenzia può confermare che il sito di Natanz è tra gli obiettivi”, ha scritto su X il capo dell’AIEA Rafael Grossi. “L’agenzia è in contatto con le autorità iraniane e i nostri ispettori e stanno monitorando i livelli delle radiazioni”, ha aggiunto.

Gli Stati Uniti non hanno partecipato né fornito supporto all’operazione militare israeliana contro l’Iran, ha dichiarato un alto funzionario americano. Il segretario di Stato Marco Rubio ha però avvertito Teheran di non “colpire interessi americani”.

Israele ha informato Washington che l’azione era “necessaria per la propria difesa”, ha aggiunto Rubio in un comunicato, sottolineando che la priorità degli Stati Uniti resta la protezione delle proprie forze nella regione.

Il presidente Donald Trump, intervenuto in precedenza, ha ribadito l’impegno per una soluzione diplomatica alla questione nucleare iraniana e ha invitato Israele, storico alleato, a evitare attacchi diretti contro Teheran.

Statement from Secretary of State Marco Rubio

“Tonight, Israel took unilateral action against Iran. We are not involved in strikes against Iran and our top priority is protecting American forces in the region. Israel advised us that they believe this action was necessary for its… pic.twitter.com/5FFesh3dkF

— The White House (@WhiteHouse) June 13, 2025