Passa da Bruxelles la strada per Washington di Volodymyr Zelensy. Il presidente ucraino è giunto nella capitale europea per un incontro con Ursula von der Leyen, con cui ha tenuto una breve conferenza stampa. Poi la partecipazione alla teleconferenza con i leader della cosiddetta “coalizione di volonterosi”, il gruppo di paesi disposti ad impegnarsi in prima persona per garantire la sicurezza dell’Ucraina (e dell’Europa).
Domani quasi tutti questi leader saranno insieme a Zelensky da Trump, per evitare il ripetersi di quanto visto il 28 febbraio: un presidente USA che spinge apertamente il suo omologo ucraino a cedere alla Russia perchè “loro hanno le carte in mano, tu no”.
Trump punta ad organizzare un vertice trilaterale con Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky il 22 agosto, venerdì prossimo. Ma su questo da Mosca per ora giunge solo silenzio. Trapelano invece le richieste fatte da Putin durante il vertice in Alaska: la cessione di interi territori come il Donbass, comprese le zone non conquistate; la proclamazione lingua russa come lingua ufficiale in Ucraina, e naturalmente niente adesione dell’Ucraina alla Nato. Mosca sarebbe disposta a ritirarsi da alcune zone sotto il suo controllo.