La giustizia belga ha respinto oggi la richiesta di libertà condizionata con braccialetto elettronico per Marc Dutroux. Le autorità hanno affermato che il rischio di recidiva è "troppo alto" e che le prospettive di reinserimento nella società "sono assenti".
Condannato definitivamente all'ergastolo nel 2004, il "Mostro di Marcinelle" aveva lui stesso inoltrato la richiesta per uscire dal carcere.
Lo scorso mese di agosto Michelle Martin, ex moglie e complice di Dutorux, ha ottenuto la libertà vigilata e da allora vive in un monastero. A seguito di questa scarcerazione, il governo di Bruxelles a deciso di rendere più severi i requisiti per l'ottenimento della libertà condizionata: la nuova legge oggetto di discussione prevede che i condannati all'ergastolo (che in Belgio equivale a trent'anni di reclusione) non possano inoltrare una richiesta di scarcerazione prima di aver scontato almeno la metà della pena; attualmente la libertà vigilata può essere ottenuta dopo aver scontato solo un terzo della propria condanna.
Colpevole di rapimento, stupro e omicidio
Negli anni '90, l'uomo "più detestato del Belgio" si rese colpevole del rapimento e dello stupro di sei ragazze, tutte di età compresa tra gli 8 e i 19 anni, nonché dell'uccisione di quattro di esse. Venne arrestato nel 1996.
An Marchal e Eefje Lambrecks, di 17 e 19 anni, vennero uccise, mentre Julie Lejeune e Melissa Russo, entrambe di 8 anni, furono lasciate morire di stenti nei sotterranei in cui l’uomo le teneva rinchiuse. Solo due delle sue vittime, Sabine Dardenne e Laetitia Delhez, di 12 e 14 anni, riuscirono a sopravvivere alle sevizie.
Il paese non si è mai totalmente ripreso dallo choc di questa terribile vicenda.
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