Anche il terzo volo di prova di SpaceX non è del tutto riuscito. Il vascello spaziale è infatti andato perduto durante il rientro nell’atmosfera, a 65 chilometri dalla zona prevista per l’ammaraggio nell’Oceano Indiano. Lo ha reso noto oggi (giovedì) l’azienda di Elon Musk, che come la NASA si è comunque dichiarata soddisfatta per il raggiungimento di “nuovi obiettivi”. È esploso a 460 metri dalla superficie anche il vettore servito per il lancio - il più grande razzo mai costruito - che doveva finire nelle acque del Golfo del Messico.
Il decollo era avvenuto dalla base spaziale di Boca Chica, in Texas, proprio come nel caso dei due precedenti tentativi, terminati con esplosioni spettacolari lo scorso anno. Starship ha viaggiato per circa un’ora, molto più a lungo che nei test precedenti, superando la frontiera dello spazio e raggiungendo un’altitudine di oltre 200 chilometri. Le operazioni previste durante il volo, come l’apertura di un portello, sono riuscite.
Starship dovrebbe servire a riportare l’uomo sulla Luna nel quadro delle missioni Artemis della NASA, un obiettivo che lo scorso anno era stato rinviato al 2026.
Notiziario delle 16:00 del 14.03.2024
Notiziario 14.03.2024, 16:30
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