Le merci importate dall’Unione europea e dal Messico saranno soggette a un’aliquota tariffaria statunitense del 30% a partire dal 1° agosto, ha affermato il presidente Donald Trump nelle lettere pubblicate sabato sui suoi social media. Lo stesso trattamento è stato destinato al Messico.
L’UE sperava di raggiungere un accordo commerciale globale con gli Stati Uniti per il blocco di 27 Paesi. All’inizio della settimana, Trump ha annunciato nuovi dazi per una serie di Paesi, tra cui Giappone, Corea del Sud, Canada e Brasile, oltre a una tariffa del 50% sul rame.
La lettera destinata a Bruxelles, indirizzata alla presidente della Commissione UE Ursula von der Leyen, invoca come motivo per i dazi al 30% la disparità del deficit commerciale dovuta a barriere commerciali, tariffarie e non tariffarie. La percentuale è ben al di sopra di quella che Bruxelles si aspettava, soprattutto dopo che Trump aveva detto che recentemente l’Unione europea aveva trattato bene gli USA.
Nel frattempo, i dazi imposti dal 79enne cominciano a dare i loro frutti, almeno dal suo punto di vista. La riscossione delle tariffe doganali americane è nuovamente aumentata a giugno, superando per la prima volta in un anno fiscale i 100 miliardi di dollari e contribuendo a generare un sorprendente surplus di bilancio di 27 miliardi di dollari per quel mese, riporta il Dipartimento del Tesoro USA.
I dazi doganali sono diventati la quarta maggiore fonte di entrate per il governo federale. Nel giro di circa quattro mesi, la quota dei dazi doganali sulle entrate federali è più che raddoppiata, passando da circa il 2% a circa il 5%.
Bruxelles cerca il dialogo ma risponde: “Pronti a difendere gli interessi europei”
Dopo l’annuncio del presidente statunitense Donald Trump sull’introduzione di dazi del 30% sulle esportazioni europee a partire dal 1° agosto, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha risposto con fermezza, avvertendo che Bruxelles è pronta a reagire con misure proporzionate.
“L’imposizione di dazi del 30% sulle esportazioni dell’UE sconvolgerebbe le principali catene di approvvigionamento transatlantiche, a scapito delle imprese, dei consumatori e dei pazienti su entrambe le sponde dell’Atlantico”, ha dichiarato von der Leyen in una nota diffusa sabato.
Nonostante la tensione, Bruxelles lascia aperta la porta al dialogo. “Restiamo pronti a continuare a lavorare per raggiungere un accordo entro il primo agosto”, ha detto von der Leyen, ribadendo l’impegno dell’Unione europea per una soluzione negoziata. Tuttavia, ha aggiunto: “Adotteremo tutte le misure necessarie per salvaguardare gli interessi dell’UE, inclusa l’adozione di contromisure proporzionate, se necessario”.
Nel frattempo, l’Europa guarda anche oltre l’Atlantico. “Continuiamo ad approfondire le nostre partnership globali, saldamente ancorate ai principi del commercio internazionale basato su regole”, ha concluso la presidente della Commissione.

Trump annuncia dazi al 35% per il Canada
Telegiornale 11.07.2025, 20:00